La settimana più lunga e intensa della stagione sta per iniziare. Sette giorni, tre partite valide per altrettante competizioni. E che partite! Lazio in Coppa Italia, derby in campionato e Chelsea in Champions League.
Sotto con il primo impegno. Domani, martedì 3 marzo, la squadra di Ranieri si giocherà il primo atto della semifinale. Dopo aver eliminato Catania e Napoli, ora sotto con la Lazio, una delle formazioni più in condizione del momento: «Per noi la Coppa Italia non è una seccatura – ha dichiarato il mister nel corso della conferenza stampa di vigilia -, ci teniamo molto a questa competizione. Mi spiace solo che arrivi in questo momento della stagione. Avevamo chiesto di cambiare date per non avere concomitanza di impegni, ma non è stato possibile. Pazienza, non ci tireremo indietro e andremo ad affrontare una squadra che sta volando in questo momento. Ci aspetta un match ancora più difficile di quello avuto in campionato».
Con altri due impegni ravvicinati e importanti, Ranieri avrà bisogno di tutti. Legrottaglie è fermo per la botta subita con il Napoli e Buffon avrà un turno di riposo, ma tutti gli altri sono pronti. Per la gara nella capitale e per il finale di stagione: «Ho tutti i titolari a disposizione. Dico questo perché considero tutti titolari in questo gruppo. La forza della Juve si è vista quando non c’erano i campioni e i ragazzi che li hanno sostituiti non hanno fatto sentire la loro mancanza. Domani giocherà Manninger titolare. Zebina? Siamo contenti della prova di ieri con la Primavera, è importante poter avere anche il suo apporto».
La Juventus parte quindi per Roma con l’idea di conquistarsi la finale di Coppa Italia. Arrivare all’ultimo atto del trofeo nazionale sarebbe un altro passo avanti in una stagione in cui i bianconeri non hanno intenzione di mollare nulla, campionato compreso. «Avendo fatto più punti dell’anno scorso è una nota di merito, ma non dobbiamo fermarci qui, per questo sono contento di avere giocatori che non si accontentano e vogliono sempre il meglio. L’attacco? Nell’arco di un anno può succedere un momento di difficoltà, ma i nostri non hanno certo dimenticato come si segna. Inoltre il nostro è il terzo più prolifico di Serie A, quindi tanto male non stiamo facendo. Poi non importa quanti gol facciamo, ma quanti in meno ne abbiamo presi».