«Quando non si ha la palla bisogna difendere bene ed è una dimostrazione di maturità e umiltà». Un concetto semplice, ma fondamentale, che Massimiliano Allegri è riuscito a far recepire perfettamente ai suoi uomini.
È grazie a questa mentalità che si riescono a vincere gare come quella di Firenze, contro un avversario tosto, con cui il tecnico bianconero si complimenta, «perché ha fatto una grande gara e ci ha messo sotto pressione. Nel primo tempo non abbiamo subito tantissimo, anche il palo è nato da una ripartenza dopo un calcio d'angolo, ma giocavamo troppo “sui binari” e non creavamo superiorità numerica. Si è però vista la maturità della squadra perché in quei momenti bisogna evitare di fare danni e infatti nel secondo tempo è cambiata la partita».
A cambiarla sono stati soprattutto il gol di Bernardeschi e l'ingresso di Douglas Costa: «Federico è cresciuto molto e ha capito come si deve fare per stare in una grande squadra, dove tutte le vittorie passano attraverso il sacrificio, la voglia e la determinazione. L'ingresso di Douglas Costa? Avevo bisogno di un giocatore che saltasse l'uomo e giocasse più tra le linee. Questa è una squadra di giocatori meravigliosi e di grandi professionisti. Dopo un inizio in cui le partite finivano 3-2 o 6-2 come Udine, abbiamo ripreso un cammino normale. Le gare si possono comandare anche difendendo senza concedere nulla».