A due giorni dal match contro il Palermo, che vedrà la Signora impegnata venerdì sera alle 20.45 allo Stadium, l'ex rosanero Paulo Dybala ha parlato ai microfoni di Sky e Mediaset per presentare una sfida che avrà, per l'argentino, sicuramente qualcosa di speciale: «Giocare contro il Palermo per me è sempre una grande emozione, in Sicilia ho vissuto tre anni fantastici, lasciando tanti amici e tanti ricordi. Sento ancora i miei ex compagni, i magazzinieri, il fisioterapista e tante persone di Palermo. La gente, quando mi incontra, mi chiama ancora “Picciriddu”. Affrontare i rosanero per me non è mai facile, ma ora difendo i colori bianconeri e devo fare di tutto per vincere. Se dovessi fare gol, non esulterei per rispetto ai miei compagni, ai tifosi e a tutta la gente che conosco a Palermo».
Nuovo modulo e nuove importanti responsabilità.
«Da quando il mister ci ha inserito tutti insieme in attacco, ci ha dato grandi responsabilità perché è necessario anche difendere, dobbiamo essere tutti a disposizione per tornare indietro in caso di contropiede. Sicuramente con questo modulo per me c'è meno spazio, ed è difficile giocare con squadre che ti aspettano, però penso che avere così tanti compagni a disposizione lì davanti ci dia maggiori soluzioni per arrivare in porta. Il modulo mi piace perché attacchiamo di più, e io sono cresciuto personalmente nel modo di giocare, con il mister che mi chiede di indietreggiare un po', di non essere tra le linee, e per prendere palla devo avvicinarmi un po' al centrocampista per cercare di prendere palla o per cercare l'imbucata per gli altri attaccanti, che fanno il movimento. Il gol mi manca un po', ma ho avuto anche un po' di sfortuna, col salvataggio sulla linea a Crotone, o il palo contro l'Inter: magari non ho trovato la rete ma sono tranquillo perché sento che sto giocando bene, sto giocando per la squadra e facendo quello che mi chiede il mister».