«Sono stato vicino al gol. Purtroppo questa volta Handanovic è stato bravo, l’ha tolta dallo specchio della porta». Già perché se quel pallone non fosse rimbalzato sulla traversa, deviato dal portiere, il Profeta avrebbe centrato il suo primo gol in bianconero proprio contro la sua ex squadra. Un classico, insomma, non concretizzatosi per pochi millimetri.
Il brasiliano è stato colui che ha messo a verbale più passaggi (54) e più dribbling positivi (100%), tirando verso la porta in due occasioni.
«Sentivo questa partita», ha commentato lui a fine gara. «Dopo quella di mercoledì in cui ho giocato metà tempo e siamo riusciti a ribaltare la situazione, c’era molto entusiasmo e non era facile gestire bene le emozioni e la voglia di fare bene. Questo era uno snodo non facile».
«L’idea di giocare in quel ruolo dopo, davanti alla difesa, è venuta ad inizio anno dopo che si era fatto male Marchisio», ha continuato il funambolico mediano. «Nella mia carriera il punto di forza è sempre stato la capacità di adattarmi in diversi ruoli. Era una sfida, l’ho accettata. Speriamo bene».
Quello è un ruolo di grande responsabilità, a conferma della fiducia in lui riposta da Allegri: davanti alla retroguardia infatti arrivano la maggior parte degli attacchi avversari. «A poco a poco capisci i tempi, acquisendo mestiere e capendo quando giocare di prima e quando no».
Un'ultima domanda, da studio, è stata sul Bayern Monaco, gara in cui Hernanes si è fatto valere. Eccome. «Possiamo farcela. Sappiamo che sarà dura come sempre - non esistono infatti partite semplici a questo livello, ma il segnale è quello».