«Palermo-Juve è stata una bella partita sul piano del gioco e dell’intensità. Venivamo da una gara con grande dispendio energie, quella contro il City, e siamo stati molto bravi stasera. Abbiamo fatto discretamente bene, e già nel primo tempo potevamo andare in vantaggio. Poi è arrivato il gol di Mandzukic, la bella rete di Sturaro e quella di Zaza. I ragazzi hanno fatto un mese di novembre molto bello, recuperato punti in classifica, passato il turno in Europa e ora ci prepariamo per venerdì, ovvero per un altro scontro diretto». Parola di mister Allegri dall’area stampa del Barbera.
Se magari ad inizio stagione la Juve avrebbe faticato di più a portare a casa una partita del genere, ostica in ogni zona del campo, il tabellino finale che recita: 0-3 dimostra come i bianconeri siano in palla, abbiano più minuti di corsa in corpo ed un’accresciuta convinzione nei propri mezzi rispetto all’avvio di campionato.
«Abbiamo gambe diverse, una buona condizione fisica ed i risultati ti aiutano a lavorare meglio», ha rivelato Allegri. «La squadra ha fatto progressi importanti, ora sa accelerare, gestire palla ed è compatta»
«Per una bella rimonta bisogna stare bene», ha aggiunto il mister, che indica nella crescita sul piano tecnico il principale segreto per andare a riagganciare il gruppo di testa di Serie A TIM. «Le partite si vincono con intensità».
E questa Juve, come visto stasera, si sta dimostrando sempre più ricettiva dei suoi consigli. «La partita l’abbiamo preparata venerdì. Credo che la capacità di apprendimento di questa squadra sia alta: per preparare le partite non servono molti giorni, ma l’importante che il gruppo sia attento.
Se dovesse correggere qualcosa di quanto visto al Barbera, Allegri – da fine tattico – non avrebbe dubbi. «Bisogna attaccare meglio con la mezzala opposta all’area, come in un paio d’occasioni nel secondo tempo, e giocare meglio la palla tra le linee. Ma la squadra ha spesso variato la giocata e ha allargato abbastanza bene il gioco»
Due infine i commenti sui singoli: «Sturaro ha fatto bella partita sotto il piano dell’intensità, da ‘medianaccio’, ed è migliorato molto tecnicamente», mentre «Morata – che quest’anno ha pressioni diverse rispetto all’anno scorso, quando partita dietro Tevez e Llorente – è un titolare come gli altri. Va gestito e deve stare sereno: lui ogni tanto si intestardisce perché non gli vengono le cose ma il vero morata è quello visto nel passaggio gol a Zaza. Crescerà, e diventerà un giocatore importante per la Juve».
Khedira sarà pronto per venerdì sera? «Vedremo», ha concluso l’intervista il tecnico toscano, «ma se non ci sarà lui, giocherà un altro. Ora godiamoci questo bel momento sapendo che abbiamo davanti una partita difficile come quella contro la Lazio».