Una lucida analisi di questa fase della stagione, le emozioni provate a tornare in campo, gli obiettivi suoi e della squadra: è un Marchisio a 360 gradi quello che ha parlato oggi, ai microfoni di Sky.
Come stai, Claudio?
«Meglio, sono contento di essere rientrato in campo dopo una sosta lunga che non mi era mai capitata prima. Il fatto di vedere giocare i miei compagni non è mai bello, un giocatore vorrebbe dare sempre il suo contributo. Quest’anno abbiamo avuto un inizio non facile, ma ora che ci siamo tutti siamo pronti per tornare il più in alto possibile».
Come sono le sensazioni dopo la partita contro il Borussia Mönchengladbach?
«Abbiamo avuto difficoltà nelle ultime due partite a trovare gol, questo è certo. Da quando è iniziata la stagione la squadra ha sempre creato molto, ma è riuscita a concludere poco. In fase realizzativa dobbiamo riflettere meglio negli ultimi 30 metri, sulle scelte di passaggio o del compagno cui servire il pallone. Molte volte per la frenesia di voler segnare non si rimane lucidi».
Quella di ieri sera è stata un’occasione sprecata dalla Juve?
«Sì perché giocavamo in casa e potevamo avvicinarci alla qualificazione. Ma dobbiamo guardare al nostro percorso in Champions, che è positivo rispetto agli ultimi anni, nei quali fino ultima giornata si rischiava di non passare».
Vi siete fatti una tabella di rincorsa, in campionato?
«Dentro la testa di ciascuno di noi è normale che un programma ci sia. Dobbiamo ragionare di partita in partita per ritrovare continuità e riuscire a vincere. Questo campionato è atipico, nessuno ha preso il largo, il che è un aspetto a nostro favore. Sappiamo che per recuperare però devono arrivare i risultati, il prima possibile».
Favoriti per lo scudetto?
«Il Napoli e la Roma sono le più attrezzate, anche se la Fiorentina sta facendo molto bene».
Cosa ti ha colpito del tuo compagno di reparto Khedira?
«Non mi ha colpito nulla, a essere onesto, in quanto lo conosco già molto bene già dai tempi dell’U21. E’ un calciatore dal grande spessore sia in campo che fuori. Si è integrato benissimo, è un grande lavoratore e si è impegnato per tornare il più presto possibile dall’infortunio, peraltro è rientrato segnando. Darà una grande mano alla squadra».
Cosa ti senti di consigliare a Paul Pogba?
«E’ normale che quando sei forte ci siano tante aspettative su di te. Andando via giocatori importanti le responsabilità aumentano, specie per un ragazzo dal grande futuro come lui. Ma Paul sa qual è la sua forza e deve pensare esclusivamente a giocare per la squadra».