«Un punto non cambia la classifica, ma è comunque importante perché l'Inter è rimasta bloccata, non abbiamo preso gol e fatto una grande prestazione». Massimiliano Allegri appare soddisfatto al termine della gara contro i nerazzurri. Più che per il risultato, per la prova della squadra. La sua Juve sta crescendo gara dopo gara, anche se, naturalmente, i margini di miglioramento sono ancora ampi: «Dovevamo avere più cattiveria sotto porta, come per esempio quella che ha avuto Barzagli in più occasioni in difesa. Arriviamo davanti bene con scelte giuste di passaggio, ma dobbiamo migliorare e aumentare la media realizzativa, anche perché una squadra che fa nove gol in nove partite non vince lo scudetto».
Già, scudetto: una parola che Allegri, nonostante il ritardo in classifica, non ha remore a pronunciare:.«Non so se lo vinceremo, ma sicuramente rientreremo in lotta. Ora non facciamoci prendere dall'ansia. A Natale spero che avremo dimezzato il ritardo, poi nei primi 15 giorni di marzo dovremo essere vicini alla vetta e negli ultimi due mesi e mezzo provare ad acciuffarlo».Una tabella di marcia precisa, che la Juve può rispettare, perché ha giocatori che offrono più di una soluzione. Basti pensare al parco attaccanti: «Morata può giocare con tutti.
Dybala si dovrà trasformare in trequartista e lo sta facendo molto bene, credo possa essere il suo ruolo in futuro. Mandzukic è bravo a giocare come punta centrale con due ai lati e Zaza attacca molto bene la profondità». Se a questa qualità si aggiungono campioni come Pogba, si può davvero sognare. Il francese deve ancora trovare la miglior condizione, ma anche in questo caso Allegri invita a non avere fretta: «Per incidere ha bisogno di dare intensità al suo gioco. In questo momento non ha ancora i tempi giusti di passaggio e a volte tiene troppo il pallone, ma oggi ha fatto un bel secondo tempo. Paul ha solo 22 anni e non bisogna caricarlo di troppe responsabilità come è stato fatto a inizio stagione».