«Abbiamo chiuso la scorsa stagione subendo gol in contropiede, e oggi abbiamo ricominciato così».
Non perde la consueta verve ironica Massimiliano Allegri anche dopo la prima trasferta stagionale, che a San Gallo ha visto i bianconeri lasciare il passo ad un Borussia Dortmund già proiettato verso i preliminari di Europa League.
«Perdere non fa mai piacere. Siamo consci dei problemi che potevano esserci, ci alleniamo da cinque giorni. C'erano molti ragazzi in campo, è stato un buon allenamento. Ora rimettiamoci con la testa giusta a lavorare», è stata la lucida analisi del tecnico toscano al termine della gara della AFG Arena.
Le gambe, dopo pochi giorni di ritiro, sono naturalmente appesantite dai carichi di lavoro, ma ciononostante Allegri ha avuto modo di ravvisare “cose buone in fase di uscita”.
«Abbiamo rischiato e non sfruttato certe occasioni. Oggi non era semplice, potevamo essere più bravi a gestire palla. Ma con una squadra così pressante e senza gamba è dura. L'importante è che non si faccia male nessuno in vista di Shanghai».
Il 4-3-3 con Morata largo sulla sinistra e Dybala libero di svariare a destra ha mostrato a tratti ottime cose. In particolare, «Dybala è un ragazzo di grandi qualità tecniche, anche se senza gamba come oggi non era semplice fare bene. Lui si è ben comportato come Morata, mentre Mandzukic è stato poco rifornito ma si è mosso bene».
La ricetta per crescere, allenamento dopo allenamento e partita dopo partita, è una sola in questa fase della stagione. «Bisogna trovare condizione allenandosi e giocando».
Se parlare di mercato equivarrebbe a ripetere i concetti che già Allegri e Marotta hanno espresso lunedì scorso, in conferenza stampa (“cerchiamo un centrocampista che giochi tra le linee”, si è limitato ad aggiungere il mister), l’ultimo commento ha riguardato gli obiettivi e i propositi per la stagione che sta per iniziare – anche alla luce dei tanti debutti bianconeri della serata.
«Vogliamo essere in lotta a marzo su ogni fronte.
E' un anno in cui dobbiamo inserire dei giovani, e non è semplice. Oggi hanno dimostrato di poterci stare».