Grinta, determinazione, orgoglio di vestire la maglia bianconera e voglia di essere decisivo. Così oggi Neto si è presentato nella sua veste di portiere della Juventus.
Perché questo, l’essere un estremo difensore juventino, è un concetto che ha ribadito più volte: «Mi sento portiere di questa squadra, né riserva né titolare. Non penso al futuro, ma a essere utile fin da questo momento.
La Juventus può contare su di me, io sono a totale disposizione».
Quali sono gli obiettivi della sua avventura in bianconero? «Da un punto di vista personale, mi auguro di proseguire la mia crescita, di continuare il percorso e, perché no, arrivare alla Nazionale: sono certo che la Juventus è la squadra giusta, da quando sono arrivato in Italia il mio obiettivo è stato il salto in un top team, per questo decidere di venire alla Juve è stato immediato. Per quanto riguarda gli obiettivi di squadra, sono quelli condivisi da tutti: vincere».
È proprio per questo che l’estremo difensore brasiliano non ha avuto dubbi nello scegliere la Signora: «Qui c’è un progetto vincente, la Juve compete per trionfare in tutte le competizioni, ha giocatori di valore altissimo che possono contribuire alla realizzazione di questo progetto.
La voglia di vincere è un aspetto che è molto vicino alla mia filosofia». Una filosofia che gli è stata tramandata per DNA: «Mio papà è stato un portiere: a lui devo tutto, mi ha dato i consigli e la forza necessari per essere dove sono adesso».
Neto è determinato e non lo nasconde: «Non mi spaventano i momenti difficili, ma qui c’è un gruppo sano, una splendida organizzazione. Gigi (Buffon) mi ha accolto alla grande, da professionista: voglio essere protagonista, per molti anni».