Sta nascendo una nuova Juventus, rinnovata e ringiovanita nell'organico. Non ci sono più Tevez, Pirlo, Storari, Pepe e Ogbonna e Vidal è ormai dato per sicuro partente da tutti gli organi di informazione.
Sono arrivati uomini di esperienza internazionale come Khedira e Mandzukic e giovani di talento come Dybala, Zaza, Neto e Rugani.
Plasmare la nuova squadra è la sfida esaltante che attende Massimiliano Allegri: «Sono arrivati giocatori con caratteristiche diverse rispetto a chi c'era prima e dovrò metterli in condizione di esprimersi al meglio – spiega il tecnico durante la conferenza che inaugura il ritiro dei bianconeri a Vinovo - Abbiamo inserito dei giovani forti, italiani e non, e credo che a fine mercato avremo dieci ragazzi nati dal '91 al '96.
È una scelta giusta e ponderata fatta dalla società per dare un futuro e una programmazione a questa squadra».
Proprio oggi Pirlo è venuto in visita a Vinovo per salutare il mister e i compagni: «È andato via un campione che ha fatto cose straordinarie alla Juventus, in Italia e per la Nazionale - sottolinea Allegri - Il calcio italiano perde un giocatore difficilmente sostituibile, ma ha fatto una scelta di vita. Mi ha fatto molto piacere rivederlo e salutarlo prima della sua partenza per l'America».
Pirlo, e con lui gli altri giocatori che hanno lasciato la Juve, hanno fatto vivere alla società e ai tifosi momenti esaltanti, ma ora si guada avanti: «Quanto è stato fatto l'anno scorso, o nelle ultime quattro stagioni, rimarrà nella storia della Juventus – continua il tecnico - ma ora inizia una nuova stagione, in cui abbiamo obiettivi importanti.
E il primo è migliorare noi stessi, il che significa mettersi in discussione e far crescere i singoli.
Abbiamo perso giocatori di personalità oltre che di grande tecnica, ma Khedira e Mandzukic hanno alle spalle una grande carriera a livello europeo e i giovani inseriti sono di qualità. Certo, l'esperienza non si compra, ma sarà importante farla acquisire ai nuovi gradualmente, evitando di “bruciarli”. E poi sono rimasti elementi di spiccata personalità come il capitano, Marchisio, Bonucci, Chiellini, Evra, Padoin e inoltre, chi lo scorso anno è cresciuto tecnicamente, ora dovrà migliorare anche come capacità di leadership».
«Sono contento della squadra che è stata allestita – ribadisce il tecnico -Tevez e Pirlo hanno scelto una squadra diversa, così come Vidal e non si può rimanere ancorati su situazioni che vanno cambiate. La Juventus ha costruito una squadra che potrà primeggiare per quattro o cinque anni in Italia e confermarsi in Europa, perché la finale dello scorso anno non dovrà essere un'eccezione ed essere tra le prime otto dovrà diventare la regola».
Il mercato ha già regalato colpi importanti, ma non è finita: «Stiamo cercando un giocatore che abbia qualità offensive – ammette Allegri, riferendosi alla ricerca di un trequartista – Ci serve un elemento tecnico in quel ruolo e stiamo valutando cosa offre il mercato. Coman? Molti lo apprezzano per la sua velocità, ma oltre alle sue qualità fisiche io vedo un ragazzo che sa giocare a calcio. Lo scorso anno è entrato in molte partite importanti e sono convinto che potrà fare ancora meglio. Ho a disposizione un parco attaccanti che è un ottimo mix di giovani e di giocatori di esperienza».
In conclusione lo sguardo si sposta alle avversarie: «Si stanno rinforzando – sottolinea il tecnico - L'Inter e il Milan lotteranno per lo scudetto, la Roma aveva già una squadra forte, il Napoli sta cambiando giocatori e fisionomia... Siamo ancora la squadra da battere, ma sarà un campionato più equilibrato dello scorso anno».