Dopo appena tre gare giocate, è ancora presto parlare di sfida da “dentro o fuori”. Ma la sfida dello Juventus Stadium con il Nordsjaelland comincia ad avere una grande importanza. Di fatto inizia la seconda parte del girone eliminatorio e ogni errore rischia di essere pagato a caro prezzo.
Quanto conti il match con i danesi traspare chiaramente dalle parole di Angelo Alessio nel corso della conferenza stampa di vigilia. «Sappiamo dell’importanza di questa gara, da vincere in tutti i modi. Per questo dovremo essere determinati e cattivi per fare risultato. Ci teniamo ad andare avanti in Champions League e ad approdare agli ottavi di finale. Ma sappiamo anche che siamo in un percorso di crescita, non dimentichiamo da dove siamo partiti e che abbiamo tanti esordienti in questa competizione. Sentendo parlare allenatori esperti come Mancini e Ancelotti si capisce che ci vogliono degli anni per essere pronti a vincere un trofeo così importante».
Dopo tre pareggi, due dei quali in trasferta, molto del destino europeo si gioca a Torino. La doppia sfida con Nordsjaelland e Chelsea sarà fondamentale. E per vincere, determinanti saranno i gol di tutti, in particolare degli attaccanti. «Domani partirà Matri come titolare e sarà affiancato da uno tra Giovinco e Quagliarella. Conte ha deciso così perché ritiene Alessandro ideale per questa gara. Vucinic? Speriamo di recuperarlo per Pescara. Siamo contenti comunque del lavoro degli attaccanti e crediamo nelle loro qualità. Soprattutto siamo contenti di quanto la squadra è in grado di costruire durante le partite. Di occasioni ne costruiamo tante, verrà il momento in cui attaccanti segneranno con frequenza».
La gara con i danesi, arriva a quattro giorni da quella con l’Inter. E in mezzo a polemiche che sembrano non voler finire mai. Dopo le ultime esternazioni arrivate da sponda nerazzurra, Alessio risponde con fermezza. «L’anno scorso, quando abbiamo vinto a Milano, nessuno di noi si è lamentato per il rigore non dato su Marchisio e per la mancata espulsione di Castellazzi. E all’Inter ricordiamo il rigore non dato al Catania e il gol con la Sampdoria segnato dopo un fuorigioco di Nagatomo. Credo sia troppo facile prendersela con gli arbitri, secondo me vanno difesi sempre e non solo quando gli episodi sono a favore. Purtroppo, con questo clima gli arbitri non possono essere sereni, se li lasciamo lavorare tranquilli ne trarremo tutti dei benefici».