Sarà anche in difficoltà l’Inter, ma non ditelo ad Antonio Conte. Il tecnico bianconero conosce il calcio troppo bene per illudersi che la sfida di domenica sera non nasconda insidie. E poco importa se anche i bookmakers danno la Juventus nettamente favorita: «Chi ha deciso le quote forse dimentica i nomi della rosa dell’Inter. Sette undicesimi della squadra che giocherà domani, un anno fa festeggiavano la conquista della Coppa Italia e arrivavano secondi in campionato, per non parlare del triplete di due anni fa... Per campioni del genere si deve sempre avere rispetto, perché da un momento all’altro possono sempre tirare fuori una grande prestazione o un colpo decisivo. Mi spiace, ma non credo a un’Inter dimessa».
La Juventus arriva al big match dopo i 120 minuti ad alta intensità giocati contro il Milan. Un bel dispendio di forze, che ha consigliato a Conte di concedere ai suoi un giorno di riposo a metà settimana: «E’ stato un modo per staccare la spina e rigenerarsi. Sono stato un calciatore e so quanto una partita del genere porti via energie nervose, ancor più che fisiche. In certi casi, piuttosto che allenarsi è più utile stare con i propri familiari e ricaricare le pile».
Proprio l’analisi partita contro il Milan permette a Conte di ribadire un concetto cui tiene molto: «Noi siamo nati per attaccare e diamo il meglio nel momento in cui proviamo a imporre il nostro gioco. Certo, se vieni dal 2-1 della gara di andata, anche se l’input è giocare per vincere, il cervello di porta a stare più accorto. Noi però non siamo adatti a giocare di rimessa. Siamo comunque molto soddisfatti, perché in una delle due competizioni abbiamo raggiunto il massimo obiettivo, per ora. E lo abbiamo fatto passando attraverso la porta principale, eliminando una superpotenza come il Milan, che ha dimostrato di tenere molto alla Coppa Italia, un trofeo che ha ritrovato tutto il suo valore. La finale con il Napoli mi fa piacere, perché è la dimostrazione che se si lavora bene si ottengono risultati».
Sempre a proposito di Milan, Allegri ha recentemente dichiarato di voler arrivare a lottare per la seconda stella, nel prossimo campionato. va da sé che per farlo, i rossoneri dovrebbero cucirsi sul petto il 19 tricolore già in questa stagione: «Non mi sorprende, perché Allegri conosce il potenziale che ha in mano e vede la differenza tra il suo organico e quello di altre squadre. Ho sempre detto che il Milan sarebbe stato nettamente favorito in campionato, ma non ho mai voluto nascondermi. Loro hanno tutte le possibilità di vincere, anche se le altre squadre non staranno a guardare. Noi abbiamo iniziato a percorrere una strada e cercheremo di migliorare, per mettere loro, e non solo al loro, il bastone tra le ruote».
Anche contro l’Inter c’è da aspettarsi una Juventus aggressiva, per indole della squadra e per l’importanza dei tre punti in palio. Certo, tra le motivazioni potrebbe starci anche la storica rivalità, ma Conte preferisce non guardarsi al passato: «Preferisco pensare a costruire qualcosa di bello per il presente e per il futuro. Rimanere legati a fatti datati diventa un peso. Guardiamo al presente con gioia, perché ci dice che siamo tornati competitivi e a regalare soddisfazione ai nostri tifosi. Attenzione a domani però, perché l’Inter giocherà la partita della vita. E’ una gara sentita anche dai loro tifosi la società ne ha trasmesso l’importanza ai calciatori e poi c’è la nostra famosa imbattibilità, che dura da 32 partite, e che fa gola a tutti...»