Quindici giorni dopo la sfida con l’Udinese, la Juventus torna in campo nella prima partita del 2012, ma in uno scenario ben diverso rispetto a quello dello stadio Friuli. Il terreno è quello del King Fahad International Stadium di Riyadh e l’occasione è l’amichevole contro l’Al Hilal, voluta dal principe saudita Abdallah Bin Mosaed, per celebrare l’addio al calcio del portiere Mohammed Aldeayea, vera e propria gloria nazionale.
La festa comincia ben prima del calcio d’inizio, con profusione di palloncini colorati, laser, luci stroboscopiche e “mangiafuoco” di turno. All’arrivo della Juventus viene anche suonato l’inno bianconero, in omaggio alla squadra. Del resto, qui la Juve appassiona almeno quanto in Italia e le maglie bianconere in tribuna sono moltissime. L’impianto da 70.000 posti ha oltre vent’anni, essendo stato costruito nel 1988, ma li porta tutto sommato piuttosto bene e, quando si accendono i riflettori sul campo, il colpo d’occhio è notevole. Lo stadio si infiamma quando Buffon accompagna fino a metà campo Aldeayea, per permettergli di prendersi i meritati applausi per una carriera che lo ha visto protagonista con la Nazionale Saudita ai Mondiali del ‘94 negli Stati Uniti e del ‘98 in Francia.
C’è ovvia curiosità di tornare a vedere all’opera la Juve dopo due settimane di stop e, soprattutto, dopo i duri giorni di lavoro cui i bianconeri si sono sottoposti a Dubai. Conte la soddisfa mandando in campo dal primo minuto un tridente inedito, composto da Matri punta centrale ed Elia e Del Piero ai suoi fianchi. A centrocampo Marrone agisce tra Marchisio e Vidal, mentre in difesa Sorensen e De Ceglie sono i terzini e Bonucci e Barzagli i difensori centrali.
I ritmi, come è giusto che sia, sono blandi, ma permettono di apprezzare la qualità del fraseggio dei bianconeri. Marchisio mette per due volte Del Piero in condizione di battere rete, ma in entrambi i casi Aldeayea si fa trovare pronto. La star locale non può nulla però al 14’, quando Alex “manda a spasso” il diretto marcatore con una finta di corpo e da posizione angolata scarica il rasoterra che porta in vantaggio la Juve.
Il capitano è impietoso e raddoppia nove minuti dopo, superando Aldeayea con un morbido lob, dopo l’intelligente verticalizzazione di Vidal. Il portiere saudita si rifà dei due gol subiti poco dopo, deviando un destro da distanza ravvicinata di Matri.
Più passano i minuti, più la gara diventa e senso unico. I tifosi sauditi si infiammano per qualche dribbling riuscito ai padroni di casa, ma è la Juve a tenere in mano il gioco e Buffon ha il suo da fare tenersi caldo, vista la temperatura tutt’altro che torrida.
Dol sostituisce quattro uomini, ma il copione non cambia. Al 32’ il dominio bianconero trova ancora sfogo con Elia che vince un rimpallo sulla sinistra, entra in area e chiude bene il tiro, portando a tre il bottino di gol.
L’Al Hilal ha un sussulto e Alshlob prima centra il palo esterno con un bel destro dalla distanza, poi, da buona posizione, alza troppo la mira con l’altro piede. Dalla parte opposta risponde Matri, che trova ancora Aldeayea pronto a ribattere. Un’altra bella iniziativa di Wlhamsoun, che però non centra la porta, illude i sauditi di poter riaprire la gara, ma al 45’ Vidal firma un eurogol, con un destro a giro dal limite che si infila sotto l’incrocio e manda le squadre al riposo sul 4-0 per i bianconeri.
Nella ripresa Conte cambia dieci undicesimi, lasciando in campo il solo Sorensen. Pochi minuti e l’Al- Hila accorcia le distanze, con Alharthi, bravo a scattare sul filo del fuorigioco e a anticipare Storari con l’esterno sinistro. Subito dopo la rete saudita arriva la standing ovation per Aldeayea, che lascia il campo con tutti gli onori del caso. Neanche il tempo di festeggiare e il sostituto deve raccogliere in fondo al sacco il gol del 5-1 per la Juve, siglato da Chiellini che scaraventa in rete da buona posizione un intelligente retropassaggio di Marchisio.
Ristabilite le distanze il ritmo della gara rallenta ulteriormente, ma non si spegne il calore della torcida bianconera che sfodera, in un italiano perfetto, i cori che abitualmente si sentono allo Juventus Stadium.
La Juve allunga ancora al 30’, con una perfetta punizione di Pepe che due minuti dopo avrebbe anche l’occasione per portare a sette le marcature, ma trova l’opposizione di Badr Aldeayea, figlio della star della serata, che si oppone da campione anche a tre tentativi di Vucinic, due da distanza ravvicinata e uno da lontano.
Si tratta però solo di attendere qualche minuto e al 41’ la volé di Quagliarella corregge in rete il lungo lancio di Estigarribia. L’attaccante napoletano potrebbe segnare anche la personale doppietta due minuti più tardi, ma il suo pallonetto da fuori area è alto di un soffio.
Poco male: sette rei possono bastare per lasciare Riyadh con il sorriso e fare rotta su Lecce per rituffarsi in clima campionato con lo spirito giusto.
AL HILAL-JUVENTUS 1-7
RETI: 14’ pt Del Piero, 23’ pt Del Piero, 32’ Elia, 45’ Vidal, 3’ st Alharthi, 6’ st Chiellini, 30’ st Pepe, 41’ st Quagliarella
AL HILAL
M. Aldeayea (3’ st Shrahili, 27’ st B. Aldeayea); Alsharani (27’ pt Almarshdi), Hawsawi (27’ pt Flatah), Almouald (1’ st Albisi, 27’ st Khirat), Alzouri(1’ st Aldokhi 27’ st Alfarj); Alganam (1’ st Aldosari, 27’, st Almohyani), Alshlhob (13’ st Alsbiaai, 27’ st Alyaas) , Algamdi (27’ pt Aziz), Wilhelmsson (1’ st Algarni, 27’ st Hrmash); Alharthi, Aljaber (27’ pt Alaabd).
Allenatore: Doll
JUVENTUS
Buffon (1’ st Storari); Sorensen, Barzagli(1’ st Lichtsteiner), Bonucci(1’ st Cheillinii), De Ceglie(1’ st Estigarribia); Marchisio (1’ st Pepe), Marrone (1’ st Pazienza), Vidal (1’ st Giaccherini); Elia (1’ st Krasic), Matri(1’ st Quagliarella), Del Piero (1’ st Vucinic)
Allenatore: Conte
ARBITRO: Alamri
ASSISTENTI: Alfaqihi, Alshamri
QUARTO UFFICIALE: Algarni