Superato alla grande il primo big match settimanale, grazie alla vittoria in casa dell’Inter, la Juventus si appresta ad affrontare il secondo. Dal Meazza di Milano al San Paolo di Napoli, sede del posticipo di domenica sera. La Juventus andrà nel capoluogo campano per mantenere la vetta della classifica.
Posizione numero uno della graduatoria. Numero uno come Gigi Buffon. Il portierone bianconero ha parlato con Sky Sport facendo il punto della situazione. Una lunga intervista in cui ha parlato tanto di Juventus, di Nazionale e un pensiero all’amico Antonio Cassano.
Scudetto è una parola che Buffon conosce bene, dopo averne vinti ben quattro con la maglia bianconera. Una parola che, almeno per ora, non vuole sentir pronunciare: «Abbiamo avuto una partenza buona, senza dubbio. Ma altre volte, negli ultimi anni, abbiamo avuto partenze a razzo bene auguranti. Ora dobbiamo tenere i piedi ben saldi a terra. Dopo la vittoria sull’Inter, mi ha fatto arrabbiare sentire che io avrei parlato di Scudetto. Io ho troppa esperienza e questo errore non lo farei mai. Con questo gruppo possiamo toglierci delle soddisfazioni. Il che significa essere competitivi, che è diverso da dire di dover vincere lo Scudetto, ma anche da arrivare di nuovo settimi. Per questo, mi sembra una follia parlare di Napoli-Juventus come una partita decisiva. È una gara importante, che può dare autostima a chi vince, ma ricordiamo che siamo solo alla 10ª partita di campionato».
Un’annata iniziata bene per la Juventus, ma anche per Buffon, protagonista fin dall’avvio e senza l’assillo dell’infortunio che lo aveva tenuto fermo per metà della scorsa stagione: «È iniziata con altri auspici e altri propositi. Sono partito fin dal ritiro, non ho mai saltato un allenamento, mi sono sentito fin da subito parte del gruppo e di questo progetto che reputo ambizioso. Giocatori del mio calibro devono sentirsi importanti al di là della prestazione sul campo».
Tornando al discorso campionato, il numero uno ha le idee chiare su chi lotterà per il titolo: «Il Milan è favorito, già aveva qualcosa in più e quest’anno dopo la campagna acquisti si è rinforzata ulteriormente. Non capivo le critiche fino a 20 giorni fa quando la squadra di Allegri era in difficoltà per la mancanza di uomini. In qualsiasi squadra, questo sarebbe stato un problema».
Un Milan che però affronterà i prossimi mesi senza Antonio Cassano. Alla vigilia dell’intervento chirurgico a cui si sottoporrà domani, anche Buffon si unisce al coro degli auguri per l’attaccante della Nazionale: «È un grande dispiacere per quello che gli è accaduto, ma è un piacere sapere che potrà tornare a giocare. L’ho sentito telefonicamente e mi è sembrato con il morale alto, gli mando il mio più grosso in bocca al lupo, sperando che possa tornare presto in campo. Purtroppo questo problema di Antonio e l’infortunio di Giuseppe Rossi non sono il miglior viatico per l’Europeo, però sappiamo che c’è il tempo per recuperarli. È importante che facciano fruttare questo tempo, tenendosi in forma fisicamente e riposandosi emotivamente, mantenendo la grande voglia di esserci da protagonisti. Proprio come ho fatto io prima del Mondiale del 2006, quando sono stato fuori sei mesi per l’infortunio alla spalla».