Il calendario non concede soste e per la Juventus, due giorni dopo la sfida contro il Genoa, è già tempo di vigilia della gara contro la Fiorentina. Inevitabile però che bruci ancora il 2-2 di sabato sera e che si cerchi di capire il perché della doppia rimonta subita:
«Avevamo la partita in pugno e forse proprio per questo abbiamo smesso di pressare e dare intensità e il secondo gol ne è l’emblema: fallo laterale a metà campo, palla a Veloso che può far partire un lancio di 50 metri senza pressione. Sul 2-1 per noi avevo la sensazione che avrebbero potuto crearci dei problemi. Da lì l’entrata di Pazienza che aveva spento la fase offensiva del Genoa. Eravamo sereni, forse troppo e ci siamo abbassati. Penso sia stata più una questione di atteggiamento che un calo fisico. E’ stata una grande delusione per me, per i giocatori e per i tifosi perché pensavamo di aver chiuso la partita. Abbiamo subito un cazzotto e non siamo riusciti a rialzarci, ma proprio per questo dobbiamo essere sempre tutti sul pezzo: io in panchina, i giocatori in campo e i tifosi sugli spalti. La bolgia non deve mai cessare, perché per noi giocare in casa è troppo importante e il nostro 12° uomo in campo deve essere sempre presente».
Il messaggio rivolto da Conte ai tifosi è chiaro: non devono smettere mai di incitare la squadra né i singoli giocatori, anche quelli che sembrano essere più in difficoltà. A questo proposito la stampa individua in Krasic e Chiellini due elementi sotto tono: «Sono due giocatori fondamentali. Chiellini è un punto fermo della difesa di Prandelli e Krasic è un giocatore importante, che ora incontra qualche difficoltà e che dovrò aiutare con un attento lavoro atletico, tattico e psicologico. Chiellini per me è una certezza e diventerebbe problematico se iniziassi a mettere in discussione gente come lui per una partita o un errore. Si parla di obiettivi, ma poi si dubita dei giocatori migliori... Io li supporterò sempre e spero lo facciano anche i tifosi. Noi abbiamo bisogno di gente che sostenga e voglia bene a questi ragazzi».
L’obiettivo più importante per questa squadra è ritrovare credibilità all’occhio dei nostri tifosi. Primo, secondo, terzo posto, è un fatto secondario, anche se sappiamo quanto sia importante centrare la zona Champions. Prima di tutto però dobbiamo ritrovare la Juventus. Non dimentichiamo gli ani passati e quindi nessuno può permettersi di fare proclami, sarebbe da pazzi e vorrebbe dire creare illusioni.
Contro la Fiorentina Conte potrebbe tornare al 4-2-3-1, a patto di recuperare Vidal: «Ieri ha svolto prima un lavoro differenziato e poi si aggregato al gruppo, quindi dovrebbe essere disponibile. Valuterò attentamente il suo impiego, perché già nella partita contro il Genoa abbiamo avuto delle accortezze sapendo che c’erano due partite ravvicinate. Vidal insieme a Pirlo e Marchisio ci permette di fare le due fasi in maniera importante ma ciò che più conta è mantenere sempre l’equilibrio. Noi vogliamo sempre fare la partita, anche cambiando modulo e spesso ci siamo riusciti. In ritiro abbiamo lavorato su un’idea di gioco, ma molti giocatori si sono aggiunti alla rosa solo alla fine della preparazione: lo stesso Vidal, Giaccherini, Elia, Estigarribia... Ora Giaccherini è infortunato, Krasic un po’ in difficoltà, Elia ed Estigarribia si stanno ancora integrando...Ecco perché stiamo valutando anche altre soluzioni».
Di queste presto potrebbe fare parte anche Fabio Quagliarella: «Viene da un brutto infortunio, che conosco bene, perché ne ho subiti di simili ed è sicuramente meglio rompersi tibia e perone rispetto al ginocchio, perché almeno una volta che si è saldato l’osso è tutto passato. Io punto molto su di lui e lo considero un punto fermo, perché può farci fare un importante salto di qualità. Deve solo darmi la possibilità di dire: “questa settimana è stato il migliore, lo schiero”. Quando accadrà questo giocherà».
Infine un pensiero sui prossimi avversari, che sono a quota 9 punti in classifica, ma che «meriterebbero molto di più: con la Lazio ha perso in maniera rocambolesca e anche contro Catania avrebbe meritato di vincere. Sarà una partita tosta: la Fiorentina si difende bene e davanti ha giocatori come Jovetic, Cerci, Gilardino, Vargas... Sanno creare superiorità numerica e si deve fare attenzione».