Più passa il tempo, più la Juve gli somiglia, per carattere e personalità. Antonio Conte sta plasmando la squadra a sua immagine e i risultati si vedono. L’1-0 contro il Siena non sarà stato spettacolare come il 4-1 sul Parma, ma è un capolavoro di determinazione: «Giocavamo contro una squadra bene messa in campo che cercava di ripartire con la velocità di Gonzales e la bravura di Calaiò - analizza il tecnico a fine partita - Siamo stati bravi a gestire la partita e a trovare una vittoria importante. La storia recente della Juve dice che la squadra ha perso tanti punti con le provinciali e oggi non abbiamo vinto grazia alla fortuna, ma abbiamo preparato bene la partita. Sapevamo cosa fare per far male al Siena. La fase difensiva è stata molto accorta perché dovevamo essere attenti alle ripartenze. C’era la giusta cattiveria e la giusta determinazione. Su questo campo molte squadre faranno fatica ».
Oltre al carattere però la Juve ha anche tanta qualità. Prova ne siano gli uomini che oggi erano seduti in panchina: da Del Piero a Quagliarella, da Vucinic a Vidal... Proprio il cileno, entrato nella ripresa, ha permesso a Conte di variare il modulo e di trovare vivacità: «L’importante è vincere, con o senza Vidal. Faccio certe scelte per vincere. Oggi ci siamo riusciti con una grande giocata corale. Vidal ci ha dato vitalità in un momento di stanca per gli avversari. Ha fatto bene lui, come tutta la squadra. La panchina di Krasic? Stiamo lavorando per diventare squadra e quindi è giusto che magari giochino Giaccherini o Pepe e Krasic o Estigarribia stiano in panchina. Pepe e Giaccherini ci danno garanzie ed equilibrio in questo momento. Oggi comunque Krasic sarebbe entrato se non ci fosse stato un piccolo problema per Matri».
Chi anche oggi ha impressionato tutti è Andrea Pirlo, non solo determinante in fase di posseso palla, ma anche decisivo quando si tratta di coprire: «Con i centrali di centrocampo cerchiamo di lavorare molto in fase difensiva. Sapevo che Pirlo era un campione, ma è stata una sorpresa: non si lamenta mai, dà l’esempio e per me è fondamentale. Chi vede come lavora lui non può che allenarsi duramente».
Con i tre punti di Siena i bianconeri si ritrovano in testa alla classifica a più cinque rispetto a Inter, Roma e Lazio, ma Conte rimane con i piedi per terra: «Partiamo dietro alle milanesi a livello di organico, il Napoli e la Lazio hanno strutture importanti, ma noi abbiamo margini di crescita».