Una festa che si rinnova, l’entusiasmo che contagia le migliaia di tifosi, l’amore incondizionato per la Juve che tracima dagli spalti e da tutto il paese. Villar Perosa anche quest’anno non tradisce le attese e regala il suo omaggio alla Famiglia Agnelli e alla Juventus.
Si affrontano, come da tradizione, la Prima Squadra e la Primavera, di fronte agli sguardi attenti di John Elkann e Andrea Agnelli che, dopo aver ricevuto Conte e i giocatori in Villa, siedono vicini a bordo campo per gustarsi il vernissage.
In un simile contesto la gara sembra quasi passare in secondo piano, ma in realtà, dopo il fischio d’inizio catalizza come sempre l’attenzione. Perché specie in questa fase, con l’avvio del campionato ormai alle porte, ogni occasione è buona per imparare a conoscere la Juve che sta nascendo. E quella di oggi è anche l’occasione giusta per conoscere uno dei volti nuovi della squadra: a Villar c’è anche Arturo Vidal che, come Krasic lo scorso anno, inizia a prendere contatto con la Juve proprio in uno dei luoghi simbolo della società bianconera. Il cileno però non si è ancora allenato con i nuovi compagni e, come gli altri reduci dalle Nazionali, parte dalla panchina. Il tecnico schiera inizialmente la coppia Marrrone-Pazienza al centro delle operazioni e Vucinc e Del Piero punti di riferimento offensivi.
La partita è subito vivace e combattuta e l’intesa tra il capitano e il montenegrino cresce con il passare dei minuti. Al 22’ si concretizza con un ottimo assist di Del Piero, Vucinic con il sinistro cerca l’angolino da posizione defilata, ma trova la pronta risposta di Branescu. Dalla parte opposta il colpo di testa di Pol Garcia termina invece sull’esterno della rete. La Primavera è intraprendete e cerca la conclusione anche con Lanini che calcia però sopra la traversa. Vucinic prova a fare tutto da solo al 27’, trova il dribbling vincente in area e batte da due passi, ma Branescu dimostra di meritare tutte le ottime valutazioni sul suo conto e riesce addirittura a bloccare. Il portiere rumeno non può nulla però al 29’ quando su una veloce ripartenza Del Piero imbecca Pasquato che mantiene la giusta freddezza per trovare il destro vincente.
Non mancano le giocate spettacolari e i numeri ad effetto, come la serpentina di Del Piero che al 36’ fa fuori tre avversari e appoggia al limite per Pazienza, il cui tiro è deviato in angolo. Sugli sviluppi del corner ancora Del Piero pesca in area Marrone che da due passi mette però in angolo. Il capitano continua a dispensare assist e al 43’ serve Vucinic direttamente da calcio d’angolo. Il montenegrino scarica il destro al volo e riesce a tenere la palla bassa, ma non trova la porta. Si chiude così con un solo gol di scarto la prima frazione di gara, nella quale sono mancati forse i gol, ma sicuramente non lo spettacolo.
Nell’intervallo sono John Elkann e Andrea Agnelli a riprendersi la scena, premiando i ragazzi delle giovanili del Bricherasio, del Progetto Val Chisone e del Don Bosco Nichelino che nel pomeriggio avevano dato via a un mini triangolare.
Poi di nuovo squadre in campo, con l’immancabile girandola di sostituzioni e con il nuovo entrato Stefano Beltrame che già al 4’ prende il tempo ad Alexander Manninger, subentrato a Storari, e firma il pareggio.
In campo c’è anche Iaquinta, ormai recuperato dopo l’infortunio patito a Bardonecchia. L’attaccante calabrese, sull’assist di Pazienza, cerca la girata al 10’, ma la conclusione non è potente e Branescu blocca. Il portiere rumeno è davvero in gran spolvero e mette in mostra tutto il suo talento anche contro Matri, neutralizzando la conclusione da distanza ravvicinata dell’ex cagliaritano.
Al 20’ Branescu lascia il campo tra gli applausi del pubblico, ma anche il sostituto di Salvia si mette subito il luce con un’efficace uscita bassa sui piedi di Matri.
Nonostante i cambi da una parte e dall’altra la partita rimane in bilico. A spezzare l’equilibrio ci pensa Vincenzo Iaquinta che al 29’ lascia partire un destro potente e angolato sul quale Di Salvia non può nulla.
Il 3-1 arriva al 37’ con Motta, che risolve una mischia davanti alla porta , seguente un calcio di punizione. Neanche il tempo di festeggiare e, sempre da calcio piazzato, la Juve A passa ancora, con un sinistro rasoterra di Ziegler che passa sotto la barriera.
Al 42’ Conte regala ai tifosi bianconeri qualche minuto di Arturo Vidal, che entra in campo al posto di Giandonato, piazzandosi subito al centro delle operazioni. Il cileno non fa in tempo ad incidere su una gara praticamente conclusa, ma riesce però a scoprire l’affetto del pubblico bianconero che, al fischio finale si riversa in campo per l’abbraccio collettivo che chiude una straordinaria giornata di festa.
JUVENTUS A - JUVENTUS B 4-1
RETI: 29’ p.t. Pasquato, 4’ s.t. Beltrame, 29’ s.t. Iaquinta, 37’ Motta, 40’ Ziegler
JUVENTUS A
Storari (1’ s.t. Manninger); Motta, Bonucci (24’ s.t. Ziegler), Barzagli, De Ceglie (30’ s.t. Liviero); Ruggiero (1’ s.t. Iaquinta), Marrone (1’ s.t. Giandonato, 42’ s.t. Vidal), Pazienza (30’ s.t. Appelt Gabriel), Pasquato (24’ s.t. Lichtsteiner); Del Piero (1’ s.t. Matri), Vucinic (16’ s.t. Grygera)
A disposizione: Buffon, Chiellini, Marchisio, Pirlo, Krasic.
Allenatore: Antonio Conte
JUVENTUS B
Branescu (20’ s.t. Di Salvia); Carfora (36’ s.t. Bertinetti), Rubin (1’ s.t. Napoli), Di Dio, Pol Garcia; Lanini (1’ s.t. Beltrame ), Schiavone (1’ s.t. Cisbah), Corticchia, (1’ s.t. Emmanuello), Spinazzola (24’ s.t. Appelt Guillermo); Margiotta (15’ s.t. Simunac), Libertazzi (30’ s.t. Esposito)
A disposizione: Penna, Ponsat
Allenatore: Marco Baroni
ARBITRO: Riccardi di Novara
ASSISTENTI: Motta, Atzori