Il giorno dopo, si parla ancora di Inter-Juventus. Per una volta senza toni polemici. Il match del Meazza è stato spettacolare e ricco di emozioni, nonostante il risultato finale di 0-0. Ma soprattutto all’insegna della correttezza e del rispetto.
«È stato uno spot positivo per lo sport – ha ribadito questa mattina Giuseppe Marotta intervenendo a Radio Anch’io Sport -. Sottolineo l'armonia tra le squadre e la direzione arbitrale che ha fatto trascorrere una piacevole serata. I giocatori sono professionisti seri e hanno capito che
il loro impegno non doveva solo essere tecnico-agonistico ma anche sul piano del fair play. I giocatori della Juve sono stati all’altezza e siamo felici che al di là della bella prestazione
abbiamo conseguito anche questo risultato. Merito anche di Del Neri e Benitez che hanno fatto di tutto per ricondurre tutto sul giusto piano».
Il posticipo di San Siro è stato anche uno spot per la nuova Juve. I bianconeri hanno giocato alla pari con i Campioni d’Europa, riuscendo anche a sfiorare il colpaccio. Un altro passo avanti per tutto il gruppo. Marotta conferma: «La squadra si è molto rinnovata seguendo le linee guida della proprietà, abbiamo abbassato il profilo d'età e abbassato quello degli stipendi creando così un modello. Ritengo che dopo due mesi il lavoro di Del Neri sta dando i propri frutti. Quando un giocatore o un dirigente indossa la maglia della Juve sa di portare addosso anni di storia gloriosa. In questo momento siamo nella fase interlocutoria del campionato: le grandi hanno avuto difficoltà iniziali, ma nel corso dei mesi ci sarà un livellamento tale e si vedranno i veri valori».
Infine, un pensiero su alcuni dei protagonisti del momento bianconero. «Felipe Melo? È un grande calciatore: non si possono trattare i giocatori come delle macchine, sono dei ragazzi e vanno aiutati nella crescita. Bisognava metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Storari è un giocatore importante, arrivato alla ribalta un po' in ritardo, ma ha qualità indiscutibili. Con l'infortunio di Buffon dovevamo trovare un portiere e abbiamo scelto lui, non solo per le qualità tecniche ma anche per quelle umane. Del Piero è un professionista serissimo, un esempio per tutti, è il capitano, un'icona della Juve e così viene considerato da tutti noi. Ben vengano campioni come lui, il suo esempio è da emulare sia per le prestazioni sul campo che nella professionalità. Del Neri è un tecnico esperto che riesce a gestire le situazioni al meglio, si chiede sempre un allenatore straniero come se si portasse dietro chissà cosa, ma io credo che il prodotto italiano anche sul piano degli allenatori è competitivo al massimo».