Una nuova stagione ma anche un nuovo punto zero dopo un momento difficile. Per Cristian Molinaro, il ritiro di Pinzolo non costituisce solo l’inizio della terza annata bianconera, ma anche la fine di un incubo. Superato al meglio il problema al rene (a causa di una botta subita con il Genoa) che lo aveva costretto a finire in anticipo lo scorso campionato, l’esterno campano è smanioso di tornare a correre su e giù sulla fascia sinistra.
Poter tornare ad assaporare il campo e stare con i compagni ha costituito una liberazione: «Ora sto bene e sono tranquillo – ha confessato Molinaro nella quotidiana conferenza stampa di Pinzolo -, ma all’inizio ho avuto paura, soprattutto perché ero costretto a stare in clinica e non si sapeva con certezza quello che avessi. Dopo il 18 giugno, al termine della visita di controllo, sono stato più sereno. Sono stati due mesi e mezzo non facili, soprattutto perché non sono abituato a stare fermo, ho superato tutto grazie all’affetto della mia famiglia, ma anche quello della società, dei compagni e dei tifosi che mi hanno mandato molti messaggi incoraggianti. Ora questo stop diventerà la molla per farmi ripartire».
Due mesi e mezzo senza campo sono lunghi, specie per chi nelle ultime due stagioni ha giocato più di tutti. Ora c’è voglia di tornare, ma andando per gradi. «A livello muscolare sono un po’ carente e in questi primi giorni sto alternando corsa e palestra. Spero di recuperare quanto prima, stando attento a non avere più fastidi. Sono rimasto contento di poter subito fare la partitella il primo giorno, ma devo ancora lavorare tanto per tornare a livello dei miei compagni e poter dare nuovamente il 200% come ho sempre fatto. Alessio Secco ha confermato che non arriveranno altri terzini sinistri? Sono onorato della fiducia della società e ora devo dimostrare di meritarla sul campo».
Un Molinaro carico è pronto ad affrontare la sua terza stagione bianconera. Subito con una novità rispetto al passato: «Tornerò ad indossare il 19, il numero che avevo quando ho esordito in B con la Salernitana. Il 28 l’ho lasciato senza problemi a Diego, un ragazzo che si è subito fatto voler bene e si sta ambientando in fretta. Aspettiamo di vederlo all’opera sul campo, dove mostrerà tutte le sue qualità. Ci siamo rinforzati e puntiamo ad ottenere le vittorie che non sono arrivate in questi due anni. Non so se abbiamo recuperato il distacco dall’Inter, ma sono sicuro che saranno determinanti le motivazioni e noi ne abbiamo tante!»