Sarà una Juventus diversa quella che concluderà questa stagione 2008/09, almeno dal punto di vista dello staff tecnico. Con un comunicato, la società bianconera ha annunciato l’esonero di Claudio Ranieri e la designazione di Ciro Ferrara quale suo sostituto.
Un cambio già ufficializzato nel corso di una conferenza stampa tenutosi a Vinovo alla presenza dello stesso Ferrara e di Jean-Claude Blanc. L’amministratore delegato ha spiegato ai giornalisti i motivi della scelta: «Abbiamo preso questa decisione perché è necessario chiudere bene la stagione, conquistando almeno il terzo posto. Insieme ai membri del consiglio di amministrazione abbiamo sollevato dall’incarico Ranieri, al quale va tutto il nostro ringraziamento per il lavoro svolto in questi due anni, e scelto Ferrara per le prossime due partite.
Ciro ci ha dato subito la sua massima disponibilità e per questo non possiamo che essergli grati».
Alla base di tutto, l’andamento della squadra negli ultimi due mesi e la necessità di chiudere al meglio l’annata: «Negli ultimi 56 giorni la squadra non è riuscita a vincere. Abbiamo cercato la spiegazione fin dal primo pareggio e non l’abbiamo trovata. Ora siamo arrivati a questa decisione, dopo che ieri contro l’Atalanta è stato sprecato un match ball importante per chiudere il discorso. Il nostro futuro si gioca in queste due partite. Arrivare almeno terzi è fondamentale non solo per la stagione in corso, ma anche per quella successiva, considerato tutto quello che comporterebbe un altro preliminare di Champions. Ci voleva una scossa e noi crediamo di aver dato la scossa giusta, al momento giusto e con la persona giusta. Ora tocca alla squadra completare il lavoro svolto in questi mesi. Sappiamo tutti quanto pesi la maglia della Juventus, ma chi la indossa conosce le responsabilità».
Una Juventus che cambia in corsa l’allenatore non è cosa da tutti i giorni. Blanc conclude così: «So che non è nello stile della Juventus non arrivare alla fine con la stagione con lo stesso allenatore, ma la Juventus deve anche chiudere bene la propria stagione. Da tre anni siamo in una situazione diversa da quella del passato. E’ giusto guardare le radici sulle quali siamo appoggiati, ma anche trovare un principio di concretezza».