Il campionato sembra aver preso la sua piega definitiva. I dieci punti di distacco dall’Inter sono rimasti tali anche dopo lo scontro diretto, con appena sei gare alla fine. Ma la stagione è tutt’altro che finita, soprattutto per chi ha ancora degli obiettivi da conquistare. E per i bianconeri sono più di uno. Se il secondo posto vorrebbe dire Champions League diretta senza i preliminari e un miglioramento rispetto all’anno scorso, la Coppa Italia sarebbe un trofeo importante da mettere in bacheca.
Proprio quella Coppa Italia che, dopo anni in cui è stata messa in secondo piano, con la nuova formula ha ritrovato interesse nella gente. E non solo perché tra le quattro semifinaliste ci sono proprio Juventus e Inter. Tra mercoledì e giovedì si conosceranno i nomi delle due finaliste che si affronteranno a maggio a Roma. Bianconeri e Lazio da una parte, nerazzurri e Samp dall’altra.
Per la squadra di Ranieri, mercoledì c’è da ribaltare all’Olimpico il 2-1 subito all’andata. L’idea di poter mettere la 10ª coppa in bacheca è uno stimolo per tutti. Compreso Gigi Buffon: «Una volta si faceva a gara per non giocare questa competizione, ma ora ha più lustro e c’è maggiore attenzione per cercare di vincerla. Non ci teniamo, anche perché non vogliamo sciupare tanti mesi di lavoro con una ventina di giorni balordi. Per questo anche in campionato vogliamo finire nella miglior posizione possibile».
La Juventus arriva alla sfida con la Lazio con un pareggio contro l’Inter che, se non è servito per la classifica, sicuramente è stato utile per il morale e anche per l’autostima: «Il pareggio ci poteva stare, visto le nostre avversità – continua Buffon -. Certo non facciamo salti di gioia perché sappiamo che il discorso Scudetto potevamo tenerlo aperto solo vincendo. Ma le due partite con l’Inter hanno dimostrato che non siamo inferiori. Peccato, abbiamo pagato piccole carenze. Con più attenzione, soprattutto nelle ultime partite, forse ora staremmo facendo un discorso diverso».
Il numero uno analizza così il distacco che divide le due rivali: «La nostra squadra è in grado di giocarsela con tutti nelle partite secche, quando a livello nervoso siamo al 120%. Ma in una stagione intera, possono capitare a tutti certi periodi negativi. L’Inter ha una rosa superiore alla nostra e il suo bagaglio tecnico gli ha permesso di venere fuori anche in questi momenti».
La sfida di ieri con i nerazzurri ha lasciato altri due temi a cui Buffon è chiamato a dare il suo parere: la questione Balotelli e il confronto a distanza con Julio Cesar. «Balotelli è un giovane dotato di grandi qualità ed è anche un ragazzo simpatico, ma caratterialmente spero possa avere dei margini di miglioramento. Detto questo i cori razzisti sono sbagliati a prescindere. I paragoni con Julio Cesar li trovo ridicoli. Lui in questi ultimi mesi sta facendo meglio di tutti e per questo vanno i miei complimenti. Ma credo che le accuse rivolte al sottoscritto non siano corrette, non mi sembra corretto che per esaltare uno si denigri l’altro. Se Julio Cesar è a questi livelli, non vuol dire che io non stia facendo bene».