Tra i segreti della Juventus 2008/09 c’è sicuramente la forza del gruppo, in cui tutti possono dare il loro contributo importante. Aspetto questo emerso proprio nei due cicli di vittorie consecutive – quello tra ottobre e novembre e quello di quest’ultimo periodo – entrambi arrivati nonostante assenze importanti.
Claudio Ranieri ha sempre potuto contare sull’apporto dei suoi ragazzi. Tra questi, uno dei simboli è sicuramente Marco Marchionni. Dopo le prime due stagioni contraddistinte da troppa sfortuna, l’esterno romano sta vivendo un’annata positiva, in cui ha potuto far vedere le grandi doti che lo hanno portato in bianconero: «Quest’anno mi sono ripreso la Juve. Ci tenevo tanto a dimostrare quanto valevo e sono contento del contributo che ho potuto dare. Mi è dispiaciuto per questo piccolo infortunio che mi ha costretto a saltare la gara di Champions, ma ora ho recuperato e sto bene».
Marchionni recuperato alla causa e con lui tanti suoi compagni. In una settimana in cui le Nazionali stanno dando a tutti la possibilità di rifiatare, i bianconeri stanno preparando lo sprint finale per un campionato che nessuno ritiene ancora chiuso: «Tra dieci giorni saremo al completo e avremo problemi di abbondanza – conferma Marco – e questo non può che farci ben sperare. Ovviamente noi ci crediamo ancora, altrimenti non saremmo qui, vogliamo continuare a dar fastidio all’Inter. Siamo contenti di quanto stiamo facendo, anche se siamo consapevoli che sette punti da recuperare non sono pochi. Ma abbiamo ancora lo scontro diretto in casa».
Il big match con l’Inter come crocevia del campionato. Ma primo dell’atteso testa a testa con i nerazzurri, il calendario impone ancora due gare, da vincere per arrivare al top all’appuntamento clou. Marchionni incarna al meglio la mentalità Juve: «Noi continuiamo a pensare ad una partita alla volta. Dopo la sosta ci attende un Chievo in crescita, poi il Genoa. Dobbiamo vincere e sperare in qualche passo falso dell’Inter. Al massimo, cercheremo di avvicinarci nello scontro diretto, che è la cosa più importante. Sapendo che spesso nelle ultime giornate si è ribaltato tutto. In più c’è sempre la Coppa Italia che è più a portata di mano».