Rammarico ma anche tanta voglia di ripartire. Finita l’avventura in Champions League, nonostante due buone prestazioni con il Chelsea, i bianconeri pensano già al futuro. La stagione 2008/09 è ancora lontana da finire e nei due mesi e mezzo che restano, ci sono ancora da onorare due competizioni.
In campionato, i sette punti di distacco dall’Inter lasciano aperti i discorsi, considerando lo scontro diretto in programma a Torino a metà a aprile. In Coppa Italia, la finale non è così tabù dopo il 2-1 patito in casa della Lazio la settimana scorsa. Il 22 aprile, giorno della sfida di ritorno, si capirà se la Juventus avrà il lasciapassare per la finale. «Ci restano due competizioni, non abbiamo intenzione di mollare niente»: le parole di Amauri sono il miglior modo per affrontare il futuro.
Il brasiliano ha potuto disputare la sua prima avventura in Champions League e la chiude con due gol (uno nel preliminare con l’Artmedia e quello splendido con il Real all’Olimpico) da mettere in un bagaglio d’esperienza sempre più ricco. «Ci dispiace molto per l’eliminazione, ma ieri abbiamo davvero fatto una grande partita. Non dimentichiamoci che di fronte avevamo un Chelsea che lo scorso anno ha perso la coppa per un calcio di rigore e noi siamo stati all’altezza».
Due partite in cui la Juventus ha giocato alla pari (persino meglio in alcuni frangenti, anche a Stamford Bridge) ma che è stata punita dagli episodi e soprattutto dalle giocate di uno straordinario Drogba. L’attaccante ivoriano è uno dei migliori giocatori del mondo e il fatto che qualcuno abbia accostato il suo nome a quello di Amauri, per il brasiliano è motivo di orgoglio: «In queste due partite ha dimostrato di essere un attaccante eccezionale. Io voglio migliorare ancora e spero di poter arrivare presto al suo livello».