Come nasce la Sua passione per la Juventus?
Credo di essere nato già dipinto di bianconero! In realtà, la mia passione affonda le radici nel tempo, quando ero bambino: non ricordo di aver mai pensato di poter tifare per una squadra diversa dalla Juventus. Da sempre.
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Impegni di lavoro e politici, come segue la Vecchia Signora?
Leggo e ascolto tutto ciò che riguarda la Vecchia Signora: ogni giornale, ogni articolo, ogni libro, ogni rivista è buona per un approfondimento. Spesso parlo con il Presidente o con i vertici societari. Talvolta ho occasione di frequentare l’ambiente e, qualche rara volta, un allenamento o una partita.
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Ultima volta allo stadio?
In occasione di Udinese – Juventus della scorsa stagione.
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La vittoria più bella?
La prossima (con un occhio di riguardo alla Champions League).
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La partita che vorrebbe rigiocare?
Tutte le finali perse, ma, più di tutte, le finali di Champions League.
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Chi, tra i giocatori vorrebbe al Suo fianco alla Camera?
Tra i giocatori del passato, sarebbe stato uno splendido parlamentare Giampiero Boniperti, che pur ha onorato l’Italia nel Parlamento Europeo. Tra gli attuali, credo che ci saprebbero fare sia Del Piero che Buffon, che hanno una straordinaria capacità di interloquire, cogliendo l’essenza dei problemi. Ma davvero non sono i soli!
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Un dicastero che assegnerebbe al grande Capitano Del Piero?
Il Ministero delle Infrastrutture, sia perché è oggi retto da uno juventino doc come il Ministro Matteoli (quindi tra juventini potrebbero facilmente passarsi le consegne!) sia perché sa passare con molta facilità dalle parole ai fatti, garantendo costanza di impegno e risultati tangibili come … i suoi gol!
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Ed a Buffon?
Sarebbe un ottimo Ministro dei Rapporti con il Parlamento sia perché potrebbe ricevere le consegne da un altro juventino doc come il Ministro Elio Vito sia perché nessuno come lui ha capacità di colloquiare con tutti e di farsi voler bene da tutti.
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E’ dura con un milanista come capo del Governo e di partito?
No, non è affatto dura, perché il Presidente Berlusconi sa rispettare, in politica come nello sport, gli altri, apprezzarne l’impegno e financo riconoscere i meriti degli avversari.
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Come giudica la nuova dirigenza?
Ho grande stima di tutta la nuova dirigenza, dal Presidente dott. Cobolli all’Amministratore Delegato dott. Blanc. Stanno facendo un eccellente lavoro ed i risultati si vedono passo dopo passo.
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E’ stato molto severo sulla vicenda calciopoli/farsopoli, a 2 anni dai fatti la Sua opinione è cambiata?
La mia opinione non è cambiata. Ritengo che la Juve abbia pagato una pena troppo consistente ed ingiustificata e ritengo che, in generale, a “calcio poli” sia stato dato un peso eccessivo. Comunque si tratta di un passato lontano, che non mi piace riaccendere nei ricordi: preferisco guardare avanti, studiare le prossime tappe e raggiungere i prossimi risultati.
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Come ha vissuto l’anno di purgatorio della serie B?
Ero proiettato fin dal primo minuto di quel campionato al ritorno in serie A. Però quell’esperienza ha unito ancora di più i veri tifosi bianconeri, ai quali va rivolto un grazie sentito per essere stati così vicini alla loro squadra del cuore.
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Quale campione avrebbe voluto vedere con la maglia bianconera?
A me piacciono i campioni “fedeli”, i Maldini o i Totti, giocatori senza tempo nella loro squadra. Il loro insegnamento morale va oltre il livello tecnico.
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Che acquisti avrebbe fatto l’on. Paniz per la stagione 2008/09, considerata la Champions da giocare?
Sono soddisfatto degli acquisti e dell’attuale assetto della squadra. Ho molta fiducia nei giovani cresciuti nel vivaio della Juve: sapranno diventare i campioni del domani. Naturalmente, se avessi potuto scegliere, avrei tolto vent’anni a Platini e l’avrei rimesso in campo.
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Nuovo bellissimo stadio pensato per le famiglie, può essere anche un deterrente contro la violenza?
Gli stadi adeguati sono indispensabili per vivere bene il calcio, ma serve soprattutto una cultura di rispetto degli altri che si può avere con stadi vecchi o nuovi. Certo l’investimento che la Juve si appresta a fare la porrà, ancora una volta, all’avanguardia in Italia: nessuno avrà uno stadio di proprietà, concepito come quello che fra qualche anno sarà una splendida realtà per il mondo bianconero.
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Quando verrà nostro ospite graditissimo in Sardegna?
Grazie per l’invito. Sono stato poche settimane fa a giocare per beneficenza, come sempre, con la Nazionale Parlamentari di calcio, nella quale porto il numero “9”, a Budoni, nel Nuorese, ed una volta di più ho riscoperto l’amicizia dello straordinario popolo sardo. Spero di ritornare presto perché so già che l’accoglienza della Sardegna è davvero unica.
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Quanto prima, allora, organizzeremo un incontro nella nostra Isola e magari un gemellaggio Montecitorio-Sardegna
L’occasione mi è gradita per un abbraccio a tutti i tifosi
juventini della Sardegna, ma anche alla Vostra splendida terra con un
ringraziamento speciale all’impegno dei suoi abitanti, che onora davvero
l’intera nazione italiana.
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