Sergio Vaccargiu Continua intenso il lavoro di Ciro Ferrara in vista dell’importante trasferta di Siena. Pochi 15 giorni per rimettere in sesto fisicamente il gruppo arrivato spremuto d’energie nel momento topico della stagione. Per riuscire a raggiungere l’obiettivo Ferrara ha scelto come collaboratori al suo fianco grandi professionisti con una forte demarcazione bianconera.
Finite le chiacchiere il lavoro è iniziato. Per lui come allenatore, ma anche per tutti i membri del suo staff tecnico. La prima seduta dell’altro giorno a Vinovo, è stata l’occasione per tutta la squadra di conoscere i suoi compagni d’avventura. Non che non si conoscessero visto che tutti arrivano direttamente dal settore giovanile.
Come secondo Ferrara ha voluto Massimiliano Maddaloni, Michelangelo Rampulla tornerà ad occuparsi dei portieri, Adolfo Dodo Sormani sarà l’assistente tecnico. Andrea Scanavino, l’unico elemento di continuità con la gestione Ranieri, è stato confermato come preparatore atletico.
Per conoscere i quattro collaboratori diretti di Ciro Ferrara abbiamo preparato un piccolo sunto sulle loro carriere.
Massimiliano Maddaloni
Ferrara, come vice allenatore, ha scelto un vecchio compagno d’avventura fin dai tempi del settore giovanile a Napoli. Massimiliano Maddaloni avrà il doppio incarico di secondo di Ferrara e quello di allenatore della Primavera.
Chiamato alla Juventus nell’estate 2007 del dopo farsopoli come tecnico della formazione Allievi Nazionali, in questa stagione è allenatore della Primavera con cui stà perseguendo grandi risultati. Fiore all’occhiello la vittoria a febbraio del Viareggio Cup, per poi sfiorare il trionfo in Coppa Italia. L’annata potrebbe dare ulteriori soddisfazioni e gioie alla compagine diretta da Maddaloni visto che attualmente è impegnata nelle finali di campionato, dopo aver dominato il proprio girone eliminatorio.
Nato a Napoli il 22 giugno 1966, come giocatore professionista ha giocato in Serie C e D dal 1985 al 2000. Come allenatore, prima dell’arrivo a Torino, ha guidato principalmente squadre toscane come Viareggio, Forte dei Marmi, Versilia e Cecina in Eccellenza, Serie D e Serie C.
Michelangelo Rampulla
Relegato da Ranieri a un ruolo secondario, Michelangelo Rampulla torna a svolgere il ruolo a lui più congeniale e più adatto, allenare i portieri della prima squadra, come già accadeva quando in panchina sedeva Didier Deschamps.
Un incarico che non spaventa chi è abituato a navigare nel mare bianconero anche in periodi di turbolenza. Nato a Patti (Messina) il 10 agosto 1962, è parte integrante della famiglia Juventus ormai dal 1992. Per dieci anni, fino al 2002, da portiere ha fatto parte di uno dei cicli più vincenti della storia del club.
Abbandonata la porta, è rimasto nella società con diversi incarichi all’interno del Settore Giovanile (allenatore dei portieri della Primavera, coordinatore dei preparatori dei portieri e coordinatore organizzativo degli allenatori), ma anche come responsabile del Centro Coordinamento degli Juventus Club Doc di cui è Presidente Onorario.
Adolfo Sormani
Figlio d’arte, di quell’indimenticato Angelo Benedicto, Adolfo “Dodo” Sormani và a ricoprire l’incarico di assistente tecnico di Ciro Ferrara, con cui già lavora da due anni all’interno del Settore Giovanile.
Nato a Genova l’11 agosto 1965, è alla seconda stagione alla Juventus, in cui ricopre l’incarico di Istruttore tecnico del Settore Giovanile. Curriculum da buon calciatore ha vestito maglie importanti come quelle di Parma, Napoli, Avellino e Sambenedettese, poi allenatore in società di Serie D come Portosummaga, Conegliano, Chioggia e Cattolica.
Andrea Scanavino
Andrea Scanavino sarà il preparatore atletico, mansione che già svolgeva con Ranieri e in particolar modo continua il suo lavoro con la Juventus che dura ormai dal 1999 anno in cui è entrato con il delicato compito di addetto al recupero degli infortunati.
In questi anni ha lavorato con profitto con tutti i tecnici che si sono succeduti nelle diverse gestioni tecniche, dal marine Giampiero Ventrone ai tempi di Lippi e poi con Carlo Ancellotti a Riccardo Capanna con Ranieri, passando per Massimo Neri ai tempi di Fabio Capello e Antonio Pintus durante la parentesi Didier Deschamps.
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