Redazione Juventus OFC Del Piero Amato e rispettato in tutto il mondo, la grandezza di Buffon è ormai riconosciuta ovunque, dopo una stellare carriera ventennale, con 175 presenze in Nazionale che l'hanno classificato come recordman assoluto.
Ha attraversato generazioni, entrando nel cuore non solo dei suoi tifosi bianconeri ma anche di tutti gli italiani. Alla vigilia del suo addio al calcio, la recente sconfitta nelle qualificazioni per il mondiale è stato un duro colpo. Le sue lacrime davanti alla telecamera difficilmente verranno mai dimenticate.
Un amaro scherzo del destino, che gli ha fatto concludere la carriera in Nazionale alla volta di quella Russia che assistette al suo debutto, a 19 anni, nel lontano 1997.
Già da quando milita giovanissimo tra le fila del Parma, Gigi si fa subito notare per le sue straordinarie qualità e indossando la maglia parmigiana vince Coppa UEFA, Coppa Italia e Supercoppa italiana.
È con la Juventus però che la carriera di Buffon esplode, tra alti e bassi, come le vicende di Calciopoli e gli acciacchi fisici, periodi bui ripagati dalle tante vittorie conquistate: la nomina come portiere dell'anno ai The Best Award della Fifa nel 2001, la Coppa del Mondo nel 2006, otto campionati di Serie A, quattro Coppe Italia e una Coppa UEFA.
Buffon è un calciatore che ha dato e ricevuto tanto, che ha sempre sposato le cause in cui credeva fino in fondo, rimanendo fedele al gruppo, credendo nella squadra e continuando a combattere anche contro tutti i pronostici negativi.
Prima per il Parma, poi per la Juventus, questo discorso vale anche per l'Italia: la lotta per il raggiungimento degli obiettivi mettendo sempre al primo posto lo spirito di coesione è stato il principio motore del portierone nazionale e questa è una cosa che è stata percepita da tutti, tifosi e non.
Le lacrime nel post partita contro la Svezia ne sono la prova: sono lacrime di dispiacere non tanto per lui, per l'amarezza dell'ultimo mondiale nemmeno giocato, quanto per il movimento stesso, ammettendo che anche a livello sociale, sarebbe sicuramente stato un evento importante.
La sua assenza sarà difficile da metabolizzare: da una parte infatti si avrà la carenza di un giocatore dalla grandissima esperienza, dall'altra mancherà un vero e proprio elemento legante, un punto di riferimento per tutti i membri, sia bianconeri che azzurri.
Il ritiro dalla scena sembra essere in forse solamente nel caso in cui la Juve vinca la Champions League, un trofeo che manca nella lista del portiere e che vincerlo forse, visto l'esito della partita contro la Svezia, sarà tra le priorità più alte sia per lui che ovviamente anche per il club bianconero stesso.
Di certo la vittoria in Champions League si preannuncia come una sfida molto difficile, sia perché ci sono moltissime contendenti di grande livello, sia perché la Juventus quest'anno sembra esser partita con il freno a mano tirato.
Come si evince dai pronostici di calcio il passaggio del turno in Champions League è ancora in forse, ma è molto probabile che la Juve si qualificherà però come seconda nel suo girone. Questa posizione potrebbe avere degli ottavi di finale molto difficili per i bianconeri, in quanto dovrà sfidare una squadra tra le prime degli altri gironi, complicando notevolmente il cammino verso la vittoria finale.
Sicuramente ci auguriamo tutti che la Juventus possa vincere la Champions League così da consentire a Buffon di aggiungerla tra i suoi trofei vinti, dandogli anche la possibilità di partecipare al Mondiale per Club.
Qualora dovesse invece decidere di appendere gli scarpini al chiodo, potremmo comunque rivederlo nelle vesti di allenatore, magari proprio cominciando dalle giovanili della Juventus. La squadra torinese e la Nazionale italiana si troveranno però di fronte alla fine di un'era, ma siamo certi che le giovani leve sapranno dare nuove grandi soddisfazioni ai tifosi.
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