Redazione Juventus OFC Del Piero La Juventus è tra le squadre più all’avanguardia in Italia per quanto riguarda l’integrazione tra lo sport tradizionale e quello elettronico.
L’anno scorso la “Vecchia Signora” ha concluso – prima squadra in Italia – un accordo triennale per diventare partner globale del colosso dei videogames EA Sport.
Uno dei primi risultati della partnership si è visto nel gioco FIFA 17, in cui sono stati ricreati con una fedeltà incredibile sia i giocatori bianconeri (grazie a delle scansioni 3D del loro corpo) sia lo Juventus Stadium, riprodotto fin nel minimo dettaglio.
Tutto questo a vantaggio dei tifosi e degli appassionati del celebre titolo videoludico di calcio, che nella nuova edizione FIFA 18 si presenta ancora migliorato.
Ma non solo, recentemente la Juventus ha annunciato un accordo di sponsorizzazione con Cygames, azienda giapponese produttrice di videogiochi.
L’importanza strategica dell’intesa è rimarcata dal fatto che è la prima volta che uno sponsor occuperà la parte posteriore delle maglie, interrompendo così una lunga tradizione.
Sebbene la Juventus sia l’unica squadra italiana di vertice a vantare accordi di questo tipo, non ha ancora creato un team di eSport ufficiale. Sarà questo il prossimo passo?
Gli eSport, o sport elettronici, sono una forma di sport che utilizza dei sistemi elettronici per l’interazione tra i partecipanti.
Si tratta in pratica del cosiddetto videogaming professionale, dove dei videogiocatori a tempo pieno – al pari degli sportivi tradizionali, come i calciatori – si confrontano organizzati in vere e proprie squadre (team).
Se fino a qualche anno fa le competizioni avvenivano in forma principalmente amatoriale, oggi vengono organizzati degli eventi e dei campionati, sia online sia offline.
Spesso questi tornei hanno anche una copertura live in streaming e sono davvero seguitissimi in tutto il mondo: vengono previsti premi in denaro per i vincitori e i migliori giocatori diventano delle vere e proprie star nel settore.
Sono già diverse le squadre di vertice a livello internazionale che hanno creato una propria divisione dedicata allo Sport elettronico. Tra queste il Paris Saint-Germain, l’Ajax, il Manchester City, il PSV Eindhoven, lo FC Schalke, il Wolfsburg e altri ancora.
Ma questa è una tendenza che non riguarda solo le squadre di calcio, infatti lo scorso settembre anche i Philadelphia 76ers hanno annunciato – primo team negli Stati Uniti – la creazione di una divisione per gli eSports.
Anche delle squadre italiane come Roma, Sampdoria, Genoa ed Empoli hanno creato un team interno dedicato al videogaming professionale.
Ora sembra proprio che i tempi siano maturi per la creazione di un proprio team di eSport, dal momento che le previsioni per il futuro prevedono una forte crescita di questo tipo di intrattenimento, dato il successo che esso gode tra i Millennials, ovvero gli spettatori di domani.
Per le squadre di calcio è naturale creare dei team ufficiali per videogiochi a tema calcistico, come FIFA o PES (Pro Evolution Soccer). Ma in realtà le “discipline” degli sport elettronici sono tante quante i titoli di videogames e nulla proibisce che una squadra possa partecipare anche a competizioni di giochi “sparatutto” o di strategia.
Una delle più recenti evoluzioni degli eSport riguarda anche i giochi online come il poker o altre forme di gambling nello spazio virtuale, che stanno aumentano la loro popolarità in tutto il mondo ed in Italia in particolare.
Forse il futuro dello sport potrebbe essere molto diverso da quello che conosciamo oggi. Quelli che ora sono solo competizioni tra ragazzini e “nerd”, un domani potrebbero rappresentare uno sport di massa.
Basti pensare che è stato proposto di inserire gli eSport tra le discipline olimpiche.
L’entrata nel mondo degli eSport per la Juventus potrebbe essere davvero un investimento azzeccato oltre che un modo per far aumentare la popolarità del brand Juve anche fuori dal sistema calcistico.
.