Sergio Vaccargiu "Che ce frega di Leo Messi, noi c'avemo Padoin", nella notte di Berlino è stato uno dei cori più urlati da migliaia di tifosi bianconeri presenti all’Olympiastadion.
Una frase cantata come un mantra per esorcizzare il giocatore più forte al mondo e contrapporgli l’antitesi del campione da copertina spesso enfatizzato nelle sue gesta dai social network che creano cosi il fenomeno mediatico.
Simone Padoin da Gemona del Friuli ne ha percorsi molti di chilometri prima di arrivare a conquistare 5 scudetti di fila, 2 Coppa Italia e 3 Supercoppe.
In questo cammino non ha tralasciato niente: ha preso un diploma di maturità scientifica con voto 98/100, dopo il matrimonio con la fidanzata di sempre Valentina è diventato padre di due gemelli, con la stessa ha aperto un atelier a Seriate perché il calcio non dura in eterno e bisogna anche pensare a cosa fare da grandi.
Una vita semplice, ordinaria, mai sopra le righe, sempre testa sulle spalle e visione dell’oggi e del domani ben chiara. Lo stesso comportamento, la stessa classe, la stessa umiltà per cui è stato amato dai compagni nello spogliatoio e dai tifosi bianconeri.
Dopo 5 stagioni, costellate da tante vittorie che l’hanno portato ad essere insignito del titolo di amuleto dal popolo bianconero (sarà un caso, ma nella doppia sfida di quest’anno al Bayern Monaco non è stato inserito nella lista UEFA. Coincidenze?) ha deciso di voltare pagina e cercare, nella splendida Sardegna, il suo futuro.
L’invitante proposta del Cagliari, appena risalito in serie A, grazie anche ai buoni feedback sulla squadra e sulla città arrivatigli dal amico Storari, è stata accettata.
Nella stagione 2016/17 non vivrà più le calde atmosfere delle partite di Champions ma avrà quello spazio sul campo che alla Juventus gli era precluso. All’interno dell’ambiente bianconero paradossalmente ha lasciato un vuoto che, a livello d’affetto, stima ed amore non potrà essere occupato nell’immediato da nessun acquisto di calciomercato ma ci vorrà tanto tempo perché un altro Pado entri silenzioso e timido nel cuore dei bianconeri.
Sarà toccante ed emozionante rivederlo allo Stadium anche con un colore di maglia diverso dal bianco e nero ma questo sarà un insignificante dettaglio.
Grazie e auguri Simone, che ci frega di Leo Messi noi abbiamo avuto Padoin.
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