Sergio Vaccargiu In attesa che appaia il cartello “sei su scherzi a parte” devo fare uno sforzo notevole e accettare, in maniera equlibrata, i fatti accaduti in questi ultimi giorni.
La mia opinione e il mio sentimento, verso una decisione che reputavo sbagliata, non sono cambiati. Il mio no ad Allegri continua ed anzi acquista ancora più vigore.
Nasce dalla pancia e dal cuore il mio primo diniego assoluto alla contrattualizzazione del livornese.
Ho ancora una visione romantica del calcio e credo ancora nella bandiera e nelle bandiere (Del Piero docet).
Non posso concepire che, chi reiteratamente e con particolare astio ha schernito ed insultato la Juventus, venga poi ad occuparne una delle sedie più importanti.
Capisco, il dio denaro è l’unico parametro riconosciuto ed utilizzabile nel calcio moderno, ed il fatto che Allegri sia un aziendalista (non rompe le palle per il mercato, il monosillabo preferito è yes) e costi poco abbia la predominanza assoluta su altri criteri.
In noi tifosi, per fortuna, esiste ancora un briciolo d'etica per cui certi comportamenti e certe espressioni non si dimenticano. Ai piani alti si ragiona con la calcolatrice e poco importa se ci hanno fatti cornuti, l’importante che il cornificatore si accolli le spese della moglie.
Perplessità tecniche: Allegri ha vinto un campionato con il Milan. Guidava una Ferrari: il miglior difensore al mondo Thiago Silva, Ibrah in attacco più i vari Inzaghi, Nesta, Boateng, Gattuso.
Allegri con la stessa formazione ha perso un campionato! Certo, colpa del gol di Muntari annullato.
Il Milan era strafavorito e avrebbe dovuto vincere a mani basse anche il secondo scudetto. Una Juventus ridisegnata e partita con la speranza di acciuffare almeno il terzo posto riusci nell’impresa e si aggiudicò il titolo.
Nel terzo anno di Allegri il Milan raggiunse un immeritato terzo posto ai danni della Fiorentina grazie ad una serie di rigori molto generosi piovutigli addosso nei momenti più importanti.
Questo il palmares del livornese.
Volutamente lascio da parte la questione Pirlo. Tutti sappiamo come è andata e i motivi per cui Pirlo sia andato via.
Dichiarare in conferenza stampa che Pirlo non giocava per via degli infortuni, dichiarare che ha disputato un ottimo mondiale (dove?), e che sono in ottimi rapporti per poi dire “non ci siamo mai sentiti” sembra un’arrampicata sugli specchi meritevole del guinness dei primati.
L’amore verso una persona o una squadra non ci esime da esprimere critiche nei suoi confronti se qualcosa riteniamo non vada bene.
Mi turo il naso e accetto che alla guida tecnica sia stato chiamato chi, a mio modo di vedere non merita di indossare lo stemma Juventus, ma non mi si può chiedere di assentire passivamente a tale scelta.
Mi preparo per un’esperienza nuova, tiferò una squadra senza allenatore.
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