05/02/2007 - Parole, parole, parole...
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Sergio Vaccargiu Ho già visto questo film altre volte. Ho sentito questo disco e queste cantilene tante altre volte Demagogia, populismo. Sempre dopo la tragedia. Tutti a dare addosso, giustamente, al colpevole. Quello materiale, chiaramente. Mai nessuno che si prenda le responsabilità morali e etiche. Tutti sopra il pulpito a dispensare verità e saggezza. La triste realtà dei fatti di Catania mi fa ancora una volta rimuginare e arrabbiare. Vedere i nostri ministri che ostentano inflessibilità nei confronti dei responsabili attuali e, speriamo di no, futuri delinquenti da stadio, giornalisti che secernono banalità e ovvietà è, per me, pura ipocrisia. I nostri cari ministri, forse dimenticano, che appena insediatisi al governo hanno subito varato una legge che ha svuotato le carceri dai delinquenti. Ricordo il governo Berlusconi con le sue leggi spalmadebiti che casualmente favorirono le grandi società milanesi e romane. L’occupazione di ferrovie e porti da parte dei tifosi-teppisti contro la retrocessione della loro squadra del cuore per mancanza di requisiti per poter iscriversi ai campionati. Molti politici scesero in campo per perorare quelle cause accanto ai manifestanti. Tutto ciò partorì un campionato di serie B con 26 squadre, una prima giornata di campionato in cui si disputò solo un incontro, minacce di sospensioni e radiazioni, ricorso ai tribunali civile e al TAR. Fiorentina che passò dalla serie C2 alla B grazie ad un artifizio giuridico preparato “ad personam” molto frettolosamente a cui pochi si opposero. Tutto finì a tarallucci e vino. Tutti vennero accontentati e tutti ebbero la loro parte. Società, tifosi e politici. Bellissimi insegnamenti del rispetto delle regole e dell’educazione e di come si debba vivere in una società civile. Delinqui, tanto difficilmente sarai punito. Un indulto, un'amnistia, un condono non lo si nega a nessuno. Tra gli arrestati per i fatti di Catania ci sono tanti minorenni, educati e viziati da questa società. Nessun rispetto per le regole e nessun rispetto per gli altri. Questa è la società in cui viviamo e questa è la società che è moralmente responsabile di questi fatti. Vanno bene le leggi più severe e restrittive ma che si applichino e che non vengano edulcorate durante il loro iter parlamentare, come già successo alla legge Pisanu. Il tutto sarà vano però se non ci sarà un educazione di base al rispetto del prossimo, delle sue idee e delle sue cose, e tra un po’ saremo ancora qui a raccontare una tragedia..
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