13/10/2006 - Ministra Melandri…
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Sergio Vaccargiu Dopo l’ultimo fatto di cronaca accaduto ieri notte, il raid teppistico avvenuto ai danni dell’emittente televisiva Antenna3, in cui pseudo paladini della giustizia hanno voluto dare una lezione o un avvertimento a chi ospitava il Signor Luciano Moggi come opinionista, sorge spontanea una domanda. Lei, cara Ministra, dopo la partecipazione di Moggi alla trasmissione della Ventura, ne chiese l’allontanamento dai programmi tv per motivi di inopportunità. Forse a Ella sfuggono alcuni concetti basilari della nostra Costituzione, come il diritto per chicchessia di potersi difendere da ogni accusa e di avere un giusto processo. Prima di allora e fino a sentenza definitiva tutti sono innocenti. Moggi di fronte alla giustizia ordinaria risulta essere indagato ma, non avendo subito alcuna condanna, assolutamente innocente. Lungi dal volerne fare un Santo, sono molto pochi (forse nessuno) quelli che, nel mondo pallonaro, possano scagliare la pietra perché scevri da peccati. Anche lui, cittadino italiano, è titolare dei suoi doveri e di tutti i suoi diritti. Alla luce quindi dei fatti avvenuti l’altra notte, non crede che inopportune siano state le sue parole? Forse un pò di buon senso avrebbe consigliato di ponderare quell’esternazione, visto anche la posizione istituzionale che Ella ricopre. Non è intenzione addossarLe responsabilità per l’increscioso atto di teppismo avvenuto, però in tutta questa vicenda vi è un pericoloso filo conduttore. Lei ha dissentito sull’opportunità concessa a Moggi di poter esporre le sue ragioni e questo, dall’alto del suo ruolo, ha avuto ampia eco sui mass media. I teppisti hanno trovato vasto risalto tra le prime pagine dei giornali con questo bruttissimo episodio di violenza. Sempre per impedire a una persona che, da ribadire, non ha avuto nessuna condanna penale o civile, di potersi difendere. Non si faccia, anche Ella, ammaliare dalle sirene mediatico giustizialiste. I valori di onestà e giustizia per tanti sono perseguibili e preservabili solo attraverso condanne massimaliste. Per chiunque abbia un briciolo di senso del diritto identifica nell’accertamento delle verità la strada maestra per determinare la rettitudine virtuosa. Nei regimi totalitari si impedisce la libertà di parola e si condanna senza processo spesso per dissenso politico talvolta solo per antipatia. La Sua improvvida uscita potrebbe aver generato delle conseguenze gravi per l’ordine pubblico. I delinquenti di turno, le cui mamme sono sempre gravide, si sono sentiti legittimati nei loro gesti dalle Sue parole. È palese a tutti che Ella non abbia ben presente cosa sia il calcio in Italia. Non limiti la Sua azione istituzionale e soprattutto politica nel segnalarsi solo nella pronta e repentina ascesa sul carro del vincitore per dar fiato ai po po poo po. Sia proba e si prenda cura delle discipline in cui Ella sicuramente eccelle e abbandoni il terreno pedatorio che non la omaggia di nessun agio..
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