La Juventus è costretta a rinunciare anche quest'anno alla UEFA Champions League. E lo fa mestamente. Non solo fallendo la difficile impresa di rimontare due gol
all’Arsenal FC, ma non riuscendo quasi mai ad essere pericolosa. Alla modesta prestazione della squadra di Fabio Capello si aggiunge per di più l'ennesima espulsione subita
dai bianconeri. Complimenti al giovane Arsenal di Wenger, che nell’arco dei 180
minuti merita ampiamente la qualificazione e il primo storico accesso alle semifinali
di Champions League.
Partenza lenta
La Juventus non parte a testa bassa come aveva annunciato Fabio Capello
alla vigilia. E' anzi l'Arsenal FC a tenere in mano il pallino del gioco nei primi 15 minuti senza però creare grossi grattacapi a una difesa bianconera che vede l'inclusione
a sorpresa di Robert Kovac al posto di Lilian Thuram. La prima conclusione della
Juventus arriva al 15' con Gianluca Zambrotta, ma il tiro al volo dalla distanza
del fluidificante si spegne di poco a lato.
Henry al tiro
Più pericolosi gli ospiti cinque minuti più tardi quando Cesc Fabregas
pesca Thierry Henry al limite dell’area. Il francese controlla bene, ma non riesce
ad angolare il rasoterra da ottima posizione permettendo a Gianluigi Buffon di bloccare
in due tempi. Bella l’incursione di Zambrotta sull’altro fronte, ma Jens Lehmann blocca a terra il pericoloso centro rasoterra del bianconero.
Poca convinzione
La Juventus sembra preoccuparsi troppo di non lasciare spazi ai pericolosi
contropiede dell’Arsenal e non spinge sull’acceleratore come dovrebbe. Per di più
gli attaccanti bianconeri continuano a cadere nella trappola del fuorigioco dell’Arsenal
e la difesa dei Gunners, imbattuta da sette partite consecutive, ha vita facile.
Pericoli da destra
Ancora un brivido per la Juventus al 38’ quando Emmanuel Ebouè trova una
prateria a destra e affonda. Il terzino destro ivoriano entra in area, riesce a
saltare Giorgio Chiellini ma si allunga il pallone di quel tanto che basta per permettere
la provvidenziale chiusura di Fabio Cannavaro. Prima dell’intervallo c’è ancora
tempo per una conclusione dalla distanza di Reyes che Buffon blocca a terra senza
particolari problemi.
Scatto Henry
Non cambia il tema della partita in apertura di ripresa. La Juventus non
riesce a spingere e l’Arsenal fa male quando riparte. Henry aziona il turbo e solo
una tempestiva uscita di Buffon sui
piedi dell’attaccante francese impedisce ai
Gunners di passare in vantaggio.
Tridente
La manovra della Juventus stenta a decollare, ma Capello ha poche alternative
in panchina considerando le squalifiche e gli infortuni che lo hanno privato di
diverse pedine importanti. Intorno all’ora di gioco il tecnico bianconero decide
di tentare il tutto per tutto inserendo la terza punta, Marcelo Zalayeta, al posto
di Adrian Mutu.
Occasione Fabregas
Al 64’ Trezeguet manca di un soffio l’impatto vincente sul bel cross basso
di Nedved dalla sinistra. Sul ribaltamento di fronte l’Arsenal è ancora più pericoloso
ma Buffon respinge la conclusione di Fabregas, arrivato a tu per tu con il portiere
bianconero. Al 68’ il primo lampo di
Zlatan Ibrahimovic, ma la conclusione dello
svedese, pericolosamente deviata da Gilberto, finisce tra le braccia di Lehmann.
Rosso per Nedved
Pochi istanti più tardi il portiere tedesco si supera per deviare in tuffo
una grande conclusione volante di Nedved su sponda aerea di Ibrahimovic.
Ma è l’ultima
azione della partita per il centrocampista ceco che poco dopo si fa espellere per doppia ammonizione. In inferiorità numerica la Juventus smette anche di provarci
e l’Arsenal sfiora il gol prima con Alexander
Hleb e poi con Fredrik Ljungberg. Finisce 0-0. La Juventus è fuori, l’Arsenal va avanti con pieno merito.
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Commento di Paolo Menicucci da Torino