Vince ma non convince. Il vecchio adagio, buono per tutte le stagioni e per ogni sport, riassume la scialba prestazione della Juventus a Bologna. Arrivano i tre punti per continuare la fuga verso il tricolore, resta la brutta prestazione replica di quella vista a Madrid.
C’è da chiedersi se la Juventus vista oggi è squadra ferita dopo il mercoledì europeo. Probabile la mente sia gia rivolta al ritorno, per provare a scrivere la storia.
Anmche se da inizio anno si assiste a una lenta involuzione. Le gambe non girano, il gioco latita e in questo momento di più non si può dare.
I bianconeri hanno subito e rischiato tanto contro un coriaceo Bologna, ben schierato in campo da Mihailovic. Solo un po’ di imprecisione dei felsinei e due grandi parate di Perin nei minuti di recupero hanno evitato il pareggio.
Le assenze a centrocampo sono tante. Abili e arruolati Matuidi e Bentancur (in fase involutiva). Pjanic reduce da influenza parte dalla panchina. Entrano nell’undici iniziale Bernardeschi e Cancelo. Panchina per turnover a Chiellini e Dybala.
E’ la Joya che assurge a protagonista della gara. L’argentino subentra ad un opaco Alex Sandro e, al 22’ della ripresa, punisce la difesa del Bologna nell’unico errore commesso. Un gol per scacciare i fantasmi di Madrid e riprendere fiducia.
Fiducia messa in cassaforte dall’ottimo Perin e dalla dea bendata che manda la palla respinta dal portiere sul palo.
Adesso settimana di allenamenti prima del match Clou di Napoli domenica sera anche se, la sensazione che si avverte nell’aria, è che tutto sia ormai indirizzato alla sifda del 12 marzo a Torino.
Migliori in campo: Perin e Dybala