Risponde presente la Juventus alle sollecitazione arrivate dal Napoli e dall’Inter. Con una vittoria, non proprio esaltante, contro un coriaceo Cagliari respinge al mittente le manite sciorinate dalle concorrenti più accreditate al tricolore.
La forza dei numeri spinge la corazzata bianconera in alto. 31 punti, frutto di 10 vittorie in 11partite. La corsa agli ottavi di Champions League che potrebbe avere la certificazione mercoledì allo Stadium contro il Manchester del buon Mourinho.
Dopo il gol di Dybala , giunto allo scoccare dei 42 secondi di gioco, il sentore comune era di poter assistere ad una tranquilla partita di avvicinamento alla gara di Champions. Un allenamento un po’ più intenso. Invece onori al Cagliari che non si è disunito e ha giocato senza timori reverenziali.
La Juventus, ancora una volta in questa stagione, ha avuto il demerito di non chiudere la partita ma pensare di poterla gestire con il lungo, ma infruttuoso palleggio.
Il Cagliari dopo avere sfiorato il pareggio al 17’ con parata spettacolare di Szczesny lo ha raggiunto, con merito, al 36’ grazie a Joao Pedro.
La reazione bianconera viene supportata dalla dea bendata che al 38’ trasforma in autogol un intervento maldestro di Bradaric. Lo stesso giocatore sardo è protagonista poco dopo della controversia anatomica: spalla o braccio il tocco di palla? Per Mariani, sorprendentemente, spalla.
Utilizzo del VAR che prolunga il finale del primo tempo e permette a Ronaldo di timbrare il palo.
Ripresa più avvincente del primo temo. Il Cagliari gioca per il pareggio, la Juve cerca di sfruttare gli spazi che si generano per colpire di rimessa. Dopo tanta sofferenza al 42’ arriva il the end grazie a Cuadrado che finalizza il giusto contropiede.
Migliori in campo: Ronaldo e Bentancur