Fatica la Juventus ad avere ragione di un mai domo Milan, plasmato saggiamente da Gattuso e lanciato verso la conquista di un posto Champions. È durata quasi settanta minuti la sofferenza dei bianconeri prima della esplosione di gioia.
Il risultato serale del Napoli, che aveva impattato contro il Sassuolo, doveva essere sfruttato e così è stato. Ancora una volta i bianconeri nel momento della sofferenza hanno indossato l’abito provinciale per poi, al calo fisico degli avversari, assestare il morso letale.
Allegri rispolvera il 3-5-2 con la BBC2 (Barzagli Benatia e Chiellini) schierata in difesa. In attacco la coppia HD.
Pochi minuti e la Juve indirizza la partita in discesa. Dybala dal limite trafigge Donnaruma. Sembra tutto molto facile ma i rossoneri non crollano, anzi.
Gli uomini di Ringhio, passato lo shock iniziale, si ricompattano e macinano gioco. I bianconeri cedono il pallino del gioco e al 28’ vengono puniti dall’ex, mai rimpianto. Prima Buffon non fa sua una innocua palla vagante in area, poi Barzagli, da corner successivo, perde il duello aereo.
La Juventus cambia radicalmente modulo nella ripresa. Prima l’innesto di Douglas Costa poi ancora velocità sulle ali con Cuadrado. La mossa risulterà vincete, ma prima occorre soffrire e ringraziare la dea bendata sul forte tiro di Çalhanoglu che bacia la traversa.
Il Milan lentamente cala fisicamente mentre la Juve aumenta i giri del motore. Così Cuadrado al 79’ sfrutta alla perfezione il cross di Khedira. Lo stesso tedesco al 87’ mette la firma sul tabellino e scrive la parola fine alla contesa.
Ora testa e cuore al Real Madrid.
Migliori in campo: Douglas Costa e Cuadrado.