Una Juventus ancora macchinosa e imballata dal richiamo di preparazione riesce ad avere ragione di un ostico Chievo che fa harakiri restando in 9 causa due giuste, quanto sciocche, espulsioni. In attesa di vedere il Napoli all’opera i bianconeri balzano al comando della classifica.
Lo spettacolo offerto in campo non è stato eccellente. I gialloblù di Maran ordinatamente in difesa a fare muro, la Juventus lenta e con inutili passaggi in orizzontale. Le uniche velleitarie accelerazioni solo all’accendersi di Douglas Costa e qualche invenzione di Pjanic.
I più impacciati sono apparsi proprio gli attaccanti. Higuain e Mandzukic pur correndo e sacrificandosi in fase difensiva non hanno mai creato grattacapi alla difesa del Chievo. La prima svolta della partita avviene al 37’ del primo tempo.
Il giovane Bastien, in maniera abbastanza ingenua e non giustificabile, commette, nel giro di due minuti, due falli meritevoli dell’ammonizione su Asamoah. Il severo, ma giusto, Maresca altro non può fare che esibirgli i due gialli e susseguente rosso.
La nuova situazione spinge Allegri a dare più spinta ai suoi e, ad inizio ripresa, inserisce Bernardeschi per un opaco Sturaro. Il ritmo è leggermente più alto ma il secondo episodio che farà crollare le ultime resistenze del Chievo accade al 67’.
Cacciatore contesta, in maniera plateale e puerile, la decisione dell’arbitro che lo invita fuori dal campo e ad aspettare il suo consenso per il rientro. Rosso diretto, Chievo in nove e Juventus che passa con Khedira e sul finale ritrova il gol anche Higuain.
Migliori in campo: Douglas Costa e Pjanic