Finisce al 71’ l’assenza di Dybala dal panorama juventino. L’argentino, reduce da tre panchine consecutive, si riprende la Juve con due gol (di destro..) lanciandola all’inseguimento del Napoli e staccando Roma e Inter fermate in serata da due pareggi.
Nel momento di maggiore difficoltà della squadra, messa sotto dal Verona ad inizio ripresa, riemerge il campione dal letargo e la tira fuori dalle acque limacciose in cui si era andata ad infilare per non aver saputo chiudere prima la partita.
Detto di Dybala, nuovamente titolare, Allegri rispolvera Lichtsteiner a destra e insiste con il 4-3-3 sostituendo l’infortunato Pjanic con l’evanescente Bentanacur. In attacco Higuain viene supportato da Mandzukic e la Joya.
La partenza bianconera è subito vincente. Al 6’ Matuidi è lesto a ribadire in rete un pallone stampatosi sul palo dopo una botta di Higuain da fuori area. La gara si mette subito in discesa con unico neo la mancanza di cinismo da parte juventina per chiuderla.
Ci prova Higuain al 19’ su punizione che lambisce il palo e, sempre l’argentino, si divora la più facile delle occasioni al 40’ calciando da pochi passi sul portiere un invitante assist di Alex Sandro. Ma i fuochi d’artifico vengono sparati nella ripresa.
L’Hellas, non intimidita dal blasone degli avversari, raggiunge il pareggio al 59’ con l’ex Caceres (particolarmente tarantolato).
La Juventus è scossa e non riesce a reagire. 10 minuti di assestamento poi Lichtsteiner serve a Dybala a centro area un pallone che l’argentino con forza e rabbia calcia in rete. Il gol che lo rigenera e poco dopo si esibisce in una serpentina che si conclude con la rete del definitivo 1-3.
Migliori in campo: Dybala e Chiellini.