Rallenta la corsa la Juventus e lascia passare il Napoli al comando. Un pareggio sul difficile campo di Bergamo non è da buttare ma, per come si è svolta la partita, vi è molto da recriminare. La squadra del Gasp non ha demeritato ma molto hanno regalato gli uomini di Allegri.
Sono stati gli errori individuali a determinare l’andamento , in negativo, delle sorti bianconere.
Macroscopici quello di Buffon al 31’ del primo tempo che ha ridato linfa ai bergamaschi e quello di un poco determinato Dybala al 39’ del secondo.
Resta forte il rammarico per quei primi 30’ in cui la Juventus aveva dominato, segnato 2 gol e controllato abbastanza agevolmente una spenta Atalanta. Poi una corta respinta di Buffon su cui si è avventato come una falco il “bianconero” Caldara ha riaperto i giochi.
Mister Allegri cambia gli esterni rispetto alla Champions e riporta il Pipita al centro dell’attacco. Tutto sembra dar ragione alla nuova formazione. Bernardeschi al 21’ segna il suo primo gol in bianconero andando a toccare una corta respinta di Berisha.
Il talentino ex viola mette lo zampino anche sul raddoppio che avviene dopo appena 3 minuti. Lancio per Higuian che, da attaccante di razza, spara all’incrocio dei pali un magnifico sinistro.
Sembra tutto in discesa ma la Juve si fa male da sola.
Detto della topica di Buffon che riapre la gara, nel secondo tempo entra da protagonista la VAR.
Al 57’ per annullare il gol di Mandzukic (fallo di Lichtsteiner ad inizio azione, giusto).
Al 38’, dopo che i bergamaschi avevano pareggiato, per assegnare un giusto rigore alla Juventus che poi Dybala avrebbe “passato” al portiere.
Migliori in campo: Bernardeschi e Bentancur.