Finite le partite patriotiche ci si tuffa nel campionato e la Juventus riparte con lo stesso piglio lasciato a Genova e con, soprattutto, lo stesso protagonista: Dybala. Finisce 3-0 ma con importanti novità fra cui quella del futuro 4-3-3.
Il nuovo modulo e diverse news nella formazione titolare sono il colpo d’occhio immediato.
Lichtsteiner capitano (complimenti Stephan); subito in campo Szczesny, Douglas Costa e Matuidi. Rivoluzione nel muro difensivo degli ultimi anni, manca la BBC e Buffon.
La partenza bianconera è più impacciata che lenta. Ci vorranno tempo e pazienza per vedere il nuovo sistema di gioco produrre i suoi effetti, stesso periodo richiesto all’inserimento dei nuovi anche se Matuidì sembra averne meno bisogno degli altri.
Una mano ai bianconeri la fornisce il povero Hetemaj dopo appena 14’ di gioco deviando di testa, nella propria porta, una punizione di Pjanic. Juventus in controllo gara con piccolo allarme al 26’ quando Szczesny interviene da campione su botta di Radovanovic.
Pronta la risposta con Pjanic che vede la sua conclusione deviata da Sorrentino sulla traversa.
E’ nel secondo tempo che il divario si fa più ampio grazie all’ingresso di Dybala che subentra ad un Douglas Costa ancora un po’ spaesato e da rivedere.
Higuain al 13’ sfrutta una magnifica combinazione tra Dybala e Pjanic per il raddoppio.
La Joya sale in cattedra ed incanta lo Stadium. Slalom folle al 22’ fermato solo sul tiro finale. Altra incursione poco dopo e gol al 38’ per suggellare una prestazione monstre.
Migliori in campo: Dybala e Pjanic