E’ punto d’oro quello che una Juventus saggia e operaia conquista al San Paolo e che vale lo scollinamento di una delle cime più impervie che mancavano al traguardo tricolore.
Guardando strettamente i numeri i bianconeri conquistano 2 punti visti gli scontri diretti a favore.
Resta da parte dei partenopei un po’ di rammarico per la buona gara disputata fino al pareggio e forse il non poter gridare allo scandalo non essendoci stata alcuna decisione arbitrale “interpretabile” a proprio piacimento a giustificazione del divario in classifica.
In casa Juve formazione studiata per il doppio confronto in pochi giorni. Restano cosi a riposo Alex Sandro, Cuadrado e Dybala. In campo Marchisio e Khedira al centro, Pjanic regista a tutto campo e sulle corsie esterne Lichtsetiner a destra e Asamoha a sinistra.
Pronti via e la Juve passa ij vantaggio con Khedira lesto ad incunearsi in area e a duettare con Pjanic. Il san Paolo è ammutolito, i pesanti insulti e fischi rivolti in particolar modo all’ex Higuain vengono depotenziati e la partita prende una precisa direzione.
I bianconeri arretrano e fanno densità davanti all’area di rigore. In particolare Mister Allegri chiede un grande lavoro sulle fasce dove le scorribande napoletane possono far male. Resta cosi scoperto il centro dove Hamsik è bravo ad inserirsi.
Lo slovacco nel primo tempo sbaglia grossolanamente due facili occasioni ma si rifà nella ripresa al 15’ con il gol che pareggia l’incontro.
Dopo il gol il Napoli cala d’intensità e il pareggio sembra accontentare le due squadre anche se un brivido finale lo fa correre Asamoah con un inopinato passaggio all’indietro che Martens riesce solo ad indirizzare sul palo
Migliori in campo: Khedira e Chiellini