Il derby d’Italia ha consegnato a chi avesse bisogno di conferme dei punti fermi. La Juventus, pur votata ormai allo sbilanciamento anteriore, è capace, nei momenti di difficoltà, di vestire gli abiti da lavoro sporco e le sue stelle emulare Mandzukic per abnegazione alla causa.
Buona squadra l’Inter. Sette vittorie consecutive pur ottenute contro squadre di bassa classifica, non arrivano per caso.
Fatte queste premesse lo spettacolo non è mancato, anche grazie alle squadre che hanno pensato più ad offendere che difendere.
Parte forte come sempre la Juventus e la scena è tutta per Dybala che prima timbra la traversa e poi gira a lato di poco. I nerrazzurri non stanno a guardare ed impensieriscono Buffon con Gagliardini e Perisic. Sul finire del tempo, al 42', traversa bianconera, la colpisce Pjanic su punizione.
Il gol che deciderà poi la partita arriva al 45’ ed è uno spettacolo di rara bellezza. Cuadrado, appostato fuori area, scarica un missile pieno di potenza e precisione su cui Handanovic può solo tentare la presa. Partita sbloccata e squadre negli spogliatoi.
Ripresa meno frivola e più spezzettata dove la distribuzione dei cartellini assume colori solo bianconeri. Al buon Rizzoli risultano intoccabili Gagliardini e Murillo che, consapevoli del loro status di impunibili, continuano a zappare stinchi e caviglie.
La girandola di sostituzione cambia volto alle due squadre con l’Inter più offensiva e la Juventus più coperta ma il canovaccio non cambia. I bianconeri hanno diverse possibilità per il raddoppio mentre Buffon non effettua alcuna parata.
Migliori in campo: Chiellini e Mandzukic