Difficile trovare qualcosa di positivo in una serata nera, nerissima. Salviamo solo la splendida punizione di Pjanic al 37’ che accende una piccola illusoria fiammella e che serve solo a indorare una pillola amarissima, da ingurgitare e digerire al più presto.
Gli errori e gli orrori che hanno determinato il pesante passivo sono molteplici e di diversa natura.
Iniziamo dalla formazione iniziale pregna di alcune anomalie come la coppia Cuadrado ed Alex Sandro a sinistra o Hernanes, Khedira e Pjanic insieme in un ambiente da garra come quello di Marassi.
Allegri continua con i suoi esperimenti ma non sempre la fortuna e la giocata singola possono aiutarti. Fortuna che poi ti abbandona con 2 pesanti infortuni: Bonucci al 33’ primo tempo e Dani Alves (anche oggi non pervenuto) al 34’ del secondo tempo.
Alla sagra del noir inseriamo la Mannequen Challenge interpreta magnificamente dalla difesa in occasione dei 3 gol genoani in cui Buffon compie dei miracoli ma i colleghi di reparto si trasformano in statue per il cult del momento.
Piccolo appunto anche per il mediocre Mazzoleni e per il sopravalutato Rocchi. Ok la partita era sul 3-0 ma il solare rigore su Mandzukic a fine prima tempo non si ha esitazione a fischiarlo neanche in terza categoria.
Unici a salvarsi nella mediocrità generale sono stati Rugani (sottovalutato da Allegri) e Buffon, per gli altri un po’ di riposo e per qualcuno un piccolo bagno di umiltà. Da qui a maggio ci saranno tanti altri Genoa e campi caldi come Marassi.
Migliori in campo: Rugani e Buffon