Una vittoria risicata ottenuta grazie alla precisione balistica sui calci da fermo di Dybala consente alla Juventus di continuare la mini fuga ed allungare sulla seconda grazie alla caduta casalinga del Napoli, ma non è tutto oro quello che luccica.
L’ampio turnover, per volontà ma anche per necessità, attuato da Allegri che, nel corso della partita, ricorrerà a diversi cambi modulo, non sortisce effetti positivi a cui si aggiungono grossolani errori individuali come in occasione del gol dei friulani pesano come macigni sull’andazzo della gara.
Si parte con Hernanes a dettare i tempi di gioco (lenti e prevedibili), Mandzukic in avanti e Cuadrado sulla fascia destra.
Come da copione la Juve parte forte ma l’ardore iniziale dura poco e produce niente, l’Udinese invece con un pressing altissimo conquista campo e impensierisce i bianconeri piemontesi con una serie di corner.
Il buon gioco dei ragazzi di Del Neri viene premiato al 30’ quando Hernanes e Buffon confezionano il pasticcio per il vantaggio Udinese. La Juventus non si scompone e a pochi minuti dal termine del primo tempo pareggia grazie ad una splendida esecuzione di Dybala su punizione dal limite dell’area.
Inizio ripresa e cambio tattico di Allegri che riporta la difesa a tre e spinge Cuadrado a sinistra. L’Udinese tarda a schierarsi e al 6’ Alex Sandro guadagna un netto rigore che Dybala trasforma co dedica ed abbraccio a Bonucci in panchina.
Il gol che potrebbe chiudere la partita lo fallisce al 16’ Alex Sandro che sbaglia a pochi metri dalla porta. Il finale è di grossa sofferenza con Buffon che al 38’ si riscatta fermando tra linea e palo un incornata di Thereau.
Restano di positivo i 3 punti, l’apparizione di Marchisio in panchina e finalmente la famiglia Bonucci felice allo Stadium.
Migliori in campo: Dybala e Barzagli