La continuazione di quanto interrotto a Maggio con l’aggiunta di un Pipita in più. Questo è stato l’esordio (vincente, scontato) della Juventus nella serie A 2016/17 in cui all’ex Napoli bastano appena 8’ per diventare il nuovo beniamino dello Stadium e segnare il gol decisivo.
Era partito dalla panchina Higuain e con lui i nuovi acquisti tranne Dani Alves titolare a destra del 3-5-2 con il muro BBC a scudo di Buffon, Lemina regista Khedira e Asamoah suoi alfieri, Alex Sandro a sinistra e la collaudatissima coppia Dybala Mandzukic in avanti.
In perfetta sintonia con la nuova, entusiasmante coreografia americana che accompagna la presentazione della squadra la Juventus parte a spron battuto cingendo d’assedio i viola e costringendoli a una confusa fase difensiva.
Fioccano le azioni da gol con Dybala furetto scatenato e imprendibile. Suo il primo acuto su punizione all’8, poi Khedira non approfitta di una leggerezza di Tatarusanu, la Joya inventa un tiro di controbalzo di poco alto: Stadium in visibilio.
Il meritato vantaggio arriva al 37’ con Khedira lesto ad inserirsi in area viola e sfruttare il cross di Chiellini.
La ripresa si apre in fotocopia della prima parte con unico neo alcune leziosità che servono per il pubblico ma che non danno concretezza ed infatti la Fiorentina nell’unico tiro verso lo specchio della porta, su azione da corner, pareggia con Kalinic perso da Alex Sandro.
I campioni d’Italia non sbandano e ristabiliscono le distanze grazie a Mister 90 milioni lesto, da grande centravanti, a sfruttare una percussione di Khedira e imbucare palla tra portiere e palo. La viola non ha energie per reagire e la Juve chiude senza patemi e con il primato in classifica.
Migliori in campo: Khedira e Lemina