E’ mancata solo la sfilata finale per le vie della città con il pullman scoperto il resto c’era tutto: coriandoli, gol, cori, bimbi, allegria, ed il trentaquattresimo tricolore. Doveva essere festa e festa è stata anche se ancora c’è un’importante finale da disputare.
La partita, un allenamento con la Sampdoria ormai in vacanza, ha offerto poco dal punto di vista agonistico e lasciato spazio al protagonismo dei funamboli bianconeri che hanno così deliziato l’entusiasta pubblico.
Prove di finale nella formazione iniziale con Neto tra i pali e presenza a centrocampo di Hernanes e Pereyra. La resistenza dei liguri dura un quarto d’ora. Dopo appena 5’ Evra vola alto a colpire di testa e insaccare sull’angolino.
Al 15’ la contesa cala il sipario. Dybala lancia Mandzukic che viene abbattuto al momento di calciare, rigore ed espulsione. Dal dischetto il giovane argentino non sbaglia, lo stesso si ripete al 37’ infilando in rete con precisione chirurgica.
La doppietta permette a Dybala di salire a 23 gol e di superare l’apache Tevez che l’anno scorso andò a segno 21 volte, non male come prima stagione bianconera a soli 23 anni. Presupposti che aprono un futuro da leader mondiale per la Joya.
La seconda parte della gara è un tiro a segno verso la porta della Doria, l’unico che cerca un minimo di opposizione è il buon Brignoli (scuola Juve) che però nulla può sulla sventola da fuori di Chiellini al 77’ e sul tap in di Bonucci al 85’.
Ora testa e gambe a Roma dove non ci si deve fidare di un derelitto Milan.
Migliori in campo: Dybala e Barzagli