Juventus Campione d’Italia, Verona retrocesso mestamente in serie B. Prima del fischio iniziale del mediocre Maresca la situazione in classifica dava l’indice di importanza della partita prossimo allo zero ma un fattore ne ha elevato il phatos.
La partita passerà alla storia come l’addio al calcio di Luca Toni. E’ stata la notte di Toni che ha salutato dopo una luminosa carriera culminata con la vittoria al mondiale 2006 e che ha messo l’ultima firma sul tabellino dei marcatori.
La Juventus, svogliata ed ancora con la mente pregna dei festeggiamenti settimanali, ha affrontato l’impegno al piccolo trotto ed anche chi, poco impiegato durante l’arco della stagione, non ha fatto di meglio se non adeguarsi al canovaccio della gara.
Il Verona ha fatto la partita cercando di omaggiare nel miglior modo possibile il suo capitano che al 38’ ha colto un palo ed al 43’, dopo un rischio corso poco prima con Dybala che sfiorava il gol bianconero, ha coronato il sogno di chiudere con il gol.
Alex Sandro, uno dei più svagati, ha centrato Pisano appena entrato in area: rigore che Toni con un cucchiaio ha trasformato. Vantaggio meritato non per il gioco ma almeno per la volontà di raggiungerlo.
Il secondo tempo è iniziato sulla falsariga del primo e gli scaligeri ne hanno approfittato per raddoppiare al 10’. La Juventus ha provato ad alzare i ritmi ed il risultato del piccolo sforzo è arrivato in pieno recupero con un rigore trasformato da Dybala.
Migliori in campo: Barzagli e Rugani