Popopopoopopo, il ritornello ero strozzato in gola da due settimane ma ieri, come una liberazione, è stato cantato a squarcia gola. La miglior prestazione della squadra, da quando Donadoni siede in panchina, ci porta dritti ai quarti contro la Spagna.Una partita quasi perfetta che lascia ben sperare per il proseguo del torneo. Tutto è andato bene, anche un pizzico di fortuna che non guasta mai come l’infortunio di Ribery che fino a quel momento era sembrato il vero leader e ispiratore della Francia.
L’inserimenti dei due registi, Pirlo e De Rossi, sembrava un grosso azzardo contro un centrocampo muscolare come quello Francese, si è rivelata invece la mossa più intelligente. Lo spocchioso Domenech non è riuscito a cambiare l’assetto tattico e ha dovuto fronteggiare anche la giusta espulsione di Abidal. Tutta la squadra è sembrata in palla. Difesa arcigna e attenta con Chiellini che continua a crescere e stupire per la personalità da navigato campione che esibisce partita dopo partita. Le fasce sono state per Zambrotta e Grosso un’autostrada in cui i due hanno fatto il bello e cattivo tempo.
Toni, volendo trovare un piccolo neo alla gara, è stato il meno bravo. Troppe le palle gol divorate dal centravanti. Cassano l’ha lanciato diverse volte con tocchi geniali, ma il Bayernerino ha mostrato tutta la goffaggine negli spostamenti e imperdonabili sono stati alcuni erroraci sotto porta.
Il più bel gesto, la perla della partita è, ancora una volta, venuta da Buffon. La parata impossibile (tranne che per lui) sul tiro velenoso di Benzema è da cerchietto rosso. Videocassetta e via spedire tutto nelle scuola calcio del mondo.