La Juventus era chiamata ad approfittare della sconfitta del Napoli nell’anticipo del sabato per chiudere definitivamente il discorso scudetto e, soprattutto grazie ad un grande secondo tempo, la missione è stata portata a termine.
L’avvio bianconero è dei migliori: passano appena dieci minuti perché il cross di Pogba venga controllato al volo da Khedira e calciato in rete. La gioia del vantaggio viene smorzata dopo 3’ quando Marchisio esce dal campo in barella.
Il centrocampista entra in contrasto con Vasquez e piega male il ginocchio. Da subito la sensazione è quella più nera ed infatti la diagnosi serale è impietosa: rottura del crociato anteriore, addio finale di stagione ed europei.
Lo choc tarpa le ali alla Juve che concede campo ai siciliani i quali, rinfrancati dall’atteggiamento remissivo dei bianconeri, vanno vicini in due occasioni al pareggio. Nella prima è bravo Barzagli a sostituirsi a Buffon nella seconda Khedira devia in angolo.
Nella ripresa scende in campo un’altra Juve e per il Palermo si fa notte fonda. Gli uomini di Allegri alzano i ritmi e sfiorano in diverse circostanze il raddoppio prima di trovarlo al 26’ con Pogba lesto a sfruttare una dormita della difesa rosanero.
Passano tre minuti e Cuadrado triplica ma l’apoteosi di tutto lo Stadium si manifesta al 44’ quando Padoin segna su invito di Morata.
I compagni lo sommergono e i tifosi ne urlano a squarcia gola il nome. Un grande ragazzo per una grande squadra.
Migliori in campo: Pogba e Barzagli.