Reduce dai fuochi d’artificio di domenica contro il Chievo la Juve si prende una serata di relax giocando al minimo sindacale. Quel che contava erano i tre punti per continuare la rincorsa al Napoli e la tredicesima vittoria consecutiva è arrivata.
La partita, alquanto noiosa e piena di errori tecnici, l’ha risolta un autogol di De Maio che ha deviato in rete un’iniziativa personale di Cuadrado. Uno dei pochi spunti dei bianconeri che, pur non subendo mai, non hanno costruito niente da segnare in tabellino.
I motivi di preoccupazione sono stati più i bollettini medici provenienti dall’infermeria che le velleità offensive genoane. Oltre agli infortuni di Khedira, Mandzukic e Asamoah si sono aggiunti quelli di Caceres (stagione finita) ed Evra.
Brutte tegole nel momento più delicato della stagione con le sfide imminenti con, in ordine cronologico, Napoli, Bayern e Inter. La situazione comincia a diventare preoccupante anche per i tempi lunghi previsti per i recuperi.
Nell’imminente i pensieri vanno alla gara di domenica contro il Frosinone dove, ai citati infortunati, si aggiungerà la squalifica di Zaza espulso nel finale per un fallaccio, evitabile e privo di logica, che molto ha fatto arrabbiare Allegri.
I bianconeri pur uscendo decimati continuano nella loro striscia vincente. Un rallentamento, dopo tanto correre è giustificabile, se correlato dai tre punti viene archiviato velocemente.
La madre di tutte le partite è in programma fra dieci giorni e in quella che bisognerà presentarsi con l’equipaggiamento da battaglia.
Migliori in campo: Cuadrado e Padoin