Accorta, paziente e cinica. La Juventus lascia campo alla Fiorentina (62% di possesso palla per i viola), ne controlla il palleggio per colpire con veloci folate offensive comandate quasi sempre da Dybala. Alla fine il computo dei tiri darà ragione ai bianconeri con uno score favorevole di 16 / 6.
La differenza tra le squadre l hanno fatta due elementi: l’abitudine e la mentalità della Juventus ad affrontare questo tipo di partite, si trattava di una semifinale tra le pretendenti a rivale dell’Inter; la qualità dei giocatori, nettamente superiore quella bianconera.
La Juventus non ha mai perso il controllo della partita neanche dopo il vantaggio viola arrivato dopo appena 2’ grazie ad un rigore. Scossa ma non abbattuta la Juve ha trovato subito il pareggio grazie ad un colpo di testa di Cuadrado .
Il primo tempo non ha offerto molto altro, grande equilibrio con scontri maschi ma mai violenti. La ripresa trascorre per buona parte come il primo tempo: palleggio viola e controllo bianconero, poi la differenza di qualità (ed un po’ di fortuna) spingono la Juve alla vittoria.
Allegri all’ 80’ è pronto ad inserire Morata, si aspetta solo che la palla esca, quando Dybala (sempre lui) sguscia via e calcia in porta, Tatarusanu respinge ma Mandzukic (ormai prossimo alla sostituzione) e lesto a spingere in porta. Quando tutto deve andare bene…
La fiorentina è alle corde e senza forza di reagire. Dybala, in pieno recupero, marca il tabellino e lancia la Juventus a -6 dalla capolista. Ancora molti punti ma entusiasmo e motivazioni a mille per tentare la grande rimonta. Ora Carpi e Verona per chiudere il girone d’andata con un filOTTO.
Migliori in campo: Dybala e Barzagli.